
"Il 31 luglio sarà l’ultimo giorno di un’attività svolta per oltre trent’anni"
Siena, 31 maggio 2025 – Il comunicato choc dell’Arciconfraternita di Misericordia di Siena, per annunciare lo stop del servizio di trasporto organi al policlinico Le Scotte, in 24 ore ha fatto il giro della Toscana. Ancora prima di arrivare sul tavolo (alla pec) dei diretti interessati: Svs Gestione Servizi, impresa costituita nel 2009 a socio unico e promossa dalla Pubblica Assistenza di Livorno.
E’ l’azienda che dal 2011 ha in affidamento tramite gara regionale, il servizio - che ha in regia la Ott, Organizzazione Toscana Trapianti – di trasporto sangue, organi e tessuti in tutta la regione. “Ci rammarica la decisione della Misericordia di Siena. Toccherà a noi riprendere il servizio lasciato e continuare a garantire i trasporti di organi verso l’Azienda ospedaliera Senese, così come facciamo già per le altre Aziende sanitarie”, dice Piero Tomei, responsabile esecutivo del servizio di trasporto regionale di Svs.
Dunque, a chi compete il trasporto organi?
“Svs, azienda livornese di gestione servizi, è aggiudicataria, come vincitrice della prima gara regionale nel 2011, del servizio di trasporto organi, sangue e tessuti. Dunque dal 2011 assolviamo e garantiamo il servizio in tutta la Toscana; nel 2023 una seconda gara ci ha riassegnato il trasporto”.
Ma a Siena era la Misericordia ad effettuare i trasporti verso le Scotte?
“Quando abbiamo vinto la prima gara, la Misericordia Siena aveva in essere una convenzione per il trasporto di cuore e polmone, i primi due organi trapiantati alle Scotte, con l’Aou Senese. Un servizio storico, quello della Misericordia senese, che abbiamo mantenuto, non interrompendo la convenzione già esistente al tempo della prima assegnazione a noi del servizio. Nel 2024 la convenzione storica fra Misericordia e Scotte è scaduta e per continuare col servizio abbiamo dovuto procedere col subappaltare noi il trasporto di cuore e polmone verso le Scotte all’associazione di volontariato senese”.
E ora l’Arciconfraternita rinuncia al servizio.
“Abbiamo letto sui giornali la notizia. Da contratto di subappalto ci sono 60 giorni di preavviso per rescindere dall’accordo”.
Ma perché questa rinuncia?
“Da quanto letto sui giornali posso capire che ci siano problemi di sostenibilità, di un servizio che è complicato quanto gravoso economicamente, a fronte di una remunerazione tariffaria a chilometro in un contratto di subappalto. E tanto più lo è per un’associazione di volontariato, che poggia sul lavoro di personale volontario e con mezzi propri. Svs è invece un’azienda vera e propria, che grazie ad una struttura e ad economia di scala può farsi carico di questa dispendiosa attività”.
Cosa accade dunque adesso?
“Dal 1° agosto subentreremo al trasporto di cuore e polmone verso le Scotte, così come facciamo già per sangue, organi e tessuti, su Siena come su tutta la Toscana. Certo dispiace perdere e non poter mantenere ancora un servizio storico come quello dei volontari della Misericordia senese”.
Paola Tomassoni