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Torre, via al Mangia e bevi. Omaggio alla Marchesa. Battezzati, siamo già a 70

Il priore Massimo Bianchi declina le tante iniziative per la festa titolare "Dopo due inverni con la squalifica, il prossimo ci vede più vicini a correre due Carriere".

Si aperto ieri sera il ’Mangia e bevi’ nella Torre; ogni sera oltre 200 contradaioli in servizio

Si aperto ieri sera il ’Mangia e bevi’ nella Torre; ogni sera oltre 200 contradaioli in servizio

Brindisi di apertura dei festeggiamenti e del 48esimo "Mangia e Bevi": introdotte novità per quest’ultimo? Quanti torraioli saranno impiegati per il servizio?

"Il brindisi apre simbolicamente la settimana dei nostri festeggiamenti per la festa titolare ormai vicina che, come ogni anno, è preceduta dalla settimana del 48esimo Mangia e Bevi. Un numero ormai importante e che sottolinea la fedeltà a un impegno che i torraioli si sono assunti, dalla metà degli anni Settanta fino a oggi, riuscendo a creare dal nulla e poi a sviluppare e incrementare una manifestazione che ha una sua precisa collocazione e importanza nell’ambito degli appuntamenti contradaioli. Una manifestazione che è cresciuta nel tempo mantenendo però solide radici con lo spirito di sana e genuina festa contradaiola pensata al suo inizio. Le novità di quest’anno sono il ritorno del ’fritto’, seppure con un format diverso, ai Lavatoi e un nuovo punto dove sarà possibile mangiare senza prenotazione, pensato anche per accontentare chi capiterà nelle nostre strade in maniera improvvisa. Quanto ai torraioli impegnati nel servizio ogni sera saranno circa duecento, ai quali va fino da ora il nostro ringraziamento per essersi messi, ancora una volta, a disposizione della Contrada.

Nel programma spicca l’omaggio alla Marchesa il 22 luglio, che serata sarà?

"Ogni anno cerchiamo di riempire la nostra festa titolare di contenuti culturali, ricreativi o cultuali, proprio per dare un senso di festa per tutti. Una delle serate pensate riguarda un omaggio, credo dovuto, alla Marchesa Maria Aurora Misciattelli che è scomparsa lo scorso settembre in maniera improvvisa lasciando un profondo senso di vuoto in tutti. Sarà una serata che proporrà delle testimonianze, con video e foto della Marchesa, ricordi spontanei della sua vita e del suo impegno, nella quale saranno presentati alcuni recuperi di beni artistici donati in sua memoria da Contradaioli. Parteciperà anche il nostro coro con una canzone-serenata a lei dedicata. Una serata da vivere insieme, per non dimenticarla, come dovrebbe essere in tutte le famiglie, anche quelle allargate come la Contrada".

C’è anche un’esposizione sui tesori della Torre: di cosa si tratta? Poi le borse di studio...

"Gli altri appuntamenti riguardano un’esposizione dal titolo ’Tesori di Torre’ a cura del Provveditorato ai Beni Artistici, guidato da Laura Brocchi in cui si espongono le acquisizioni, le donazioni, i restauri e i recuperi dell’ultimo anno. Lo facciamo ritualmente ormai da qualche tempo per dare conto e risalto ai contradaioli tutti dell’incremento e della valorizzazione del patrimonio storico-artistico della Contrada. La mostra sarà aperta tutti i giorni dalle 18.30 alle 20.30. E poi la presentazione del nuovo sito internet del Gruppo Donatori di sangue e midollo osseo della Contrada, aggiornato secondo nuovi canoni e grafiche. E infine anche la presentazione del volume dell’aggiornamento dell’Inventario del nostro Archivio storico, dopo circa trent’anni anni dalla prima edizione, a cura dei nostri archivisti Massimo Brutti, Maria Vittoria Ciampoli e Stefano Chellini, con il competente aiuto di Patrizia Turrini. Da ricordare anche il lavoro svolto nel passato, per arrivare oggi a questo risultato, da un veterano degli archivisti come Francesco Fusi. Tra gli appuntamenti ormai fissi la consegna ai nostri ragazzi e ragazze delle borse di studio offerte dalla generosità della famiglia di Giovanni Riparbelli, anche per ricordare la moglie Maria Grazia. Siamo anche in questo giunti alla quinta edizione ed è ormai un appuntamento molto atteso dai nostri studenti e studentesse. Chiuderemo la settimana con la presentazione alla Contrada dei nuovi diciottenni, l’omaggio ai defunti e a coloro che sono nelle case di riposo e il battesimo contradaiolo alla Fontanina.

Quanti saranno i battezzati?

"Sono a oggi 70. Come sempre il momento del battesimo contradaiolo è un momento di particolare bellezza perché accogliamo nel seno della Contrada i nuovi bambini e bambine per la prima volta. Un momento emozionante per i genitori e anche per i bambini che tra qualche anno, rivedendo le foto, fisseranno il ricordo del loro inizio della vita contradaiola e forse, chissà, si chiederanno anche chi fosse mai stato il priore che li ha introdotti in questa particolare spazio di vita senese. A me è capitato così e ho conosciuto in questo modo il priore di allora professor Renzo Fontana, portandogli sempre molta riconoscenza per questo. Se questo succedesse anche a uno solo dei bambini o bambine che ho avuto il privilegio di introdurre in Contrada ne sarei felice".

La Torre torna in Piazza nel 2026: come si affronta l’ultimo tratto di questo periodo così lungo?

"Abbiamo trascorso ormai due lunghi inverni con la squalifica che incombeva sopra di noi. Sono passati grazie alle tante iniziative, alla positiva risposta dei contradaioli e alla volontà di uscirne fuori il più presto possibile. Il prossimo sarà un inverno che vedrà più vicina la prospettiva di correre due carriere il prossimo anno. Chi sarà chiamato a gestire la Contrada avrà davanti a sé l’ultimo miglio da percorrere sempre riempiendo l’attesa di iniziative - questa volta che guardano direttamente al Palio - che consentano magari anche di crescere culturalmente e di acquisire conoscenze sempre utili".

Il nuovo prefetto Romeo parla di unicità delle Contrade e di Palio patrimonio dell’umanità: un approccio positivo con la Festa.

"Direi di sì. Certamente un buon inizio di dialogo tra le istituzioni statali e quelle cittadine per eccellenza, come del resto sono le Contrade tutte. Come sempre, nei rapporti da instaurare occorrono due cose: da un lato la capacità di saper spiegare nei giusti termini e con le giuste parole a chi arriva nella nostra città per lavoro, per turismo, per studio o semplicemente per un veloce passaggio, la nostra unicità e la nostra tradizione civica e contradaiola che è unica nel mondo e dall’altro lato occorre la capacità e la volontà di saper ascoltare e accogliere un messaggio che sappiamo non essere sempre facile da recepire in prima battuta. Questo non vuol dire che viviamo in un modello comunitario perfetto ma certo particolare e con grandi valori".

Laura Valdesi