ANDREA CIAPPI
Cronaca

Sguardo sul mondo che (non) cambia. Oggi a Radda il libro di Vento

L’ambasciatore con una lunga carriera alle spalle e "Il XX secolo non è finito. Transizioni e ambiguità" "Il superamento della Guerra Fredda ha riaperto il Vaso di Pandora delle identità e delle sovranità".

Il Chianti, come accadeva sovente negli anni ’90, torna al centro dei grandi temi internazionali. E ripropone "il secolo breve". Oggi alle 17,30 nella Sala del Podestà di Radda si terrà la presentazione del saggio dell’ambasciatore Sergio Vento, "Il XX secolo non è finito. Transizioni e ambiguità", con l’introduzione di Mario Caligiuri edito da Rubettino.

Il libro mostra le acute riflessioni di uno dei più brillanti e lucidi diplomatici italiani degli ultimi decenni, attraverso la narrazione della sua carriera chiusasi a Washington dopo l’esperienza a Belgrado, Parigi e all’Onu. L’iniziativa, promossa dalla Fattoria della Mente con il Comune di Radda, vedrà dialogare l’autore con Pietro Domenico Giovannoni dell’Istituto superiore di scienze religiose della Toscana, con la moderazione di Gian Luca Bruno. Le pagine illustrano una vita a contatto con i potenti del mondo. Emergono con forza i fenomeni di lunga durata che ancora connotano il nostro presente (da qui il titolo). Si rinnova il rischio di un punto di non ritorno, con lo schieramento di missili intercontinentali a testata atomica sul suolo tedesco mentre in Medio Oriente si combatte una guerra atroce.

"Il superamento della Guerra Fredda, definizione mediatica di indubbio successo che aveva mascherato per 45 anni le spartizioni dell’Europa a Yalta e della Germania a Potsdam fra i due Imperi vincitori della Seconda Guerra Mondiale, ha riaperto il vaso di Pandora delle identità e delle sovranità che avrebbero dovuto diluirsi nella ambigua e concomitante globalizzazione finanziaria e tecnologica", ha scritto l’ambasciatore Sergio Vento nella sua introduzione.