REDAZIONE SIENA

Panti: "Bene gli eventi in Piazza, purché pubblicizzati"

"L’overturism a Siena? Non c’è. Qui si vedono solo turisti ’mordi-e-fuggi’, che arrivano a frotte la mattina con i...

L’avvocato Duccio Panti

L’avvocato Duccio Panti

"L’overturism a Siena? Non c’è. Qui si vedono solo turisti ’mordi-e-fuggi’, che arrivano a frotte la mattina con i pullman e ripartono la sera". Parola di Duccio Panti, delegato provinciale di Confconsumatori, che traccia un quadro desolante della stagione in città: "I ristoranti sono vuoti e i taxi si lamentano di essere spesso fermi, anche i B&B si trovano con le camere vuote, ma il motivo è l’aumento generalizzato dei prezzi". Panti entra nel dettaglio: "Un amico ristoratore mi riferiva di un gruppo di 8 persone, che ha ordinato da lui 4 pizze, acqua e Coca-Cola. La gente non rinuncia alla convivialità, ma vuole anche risparmiare. D’altra parte, il ristorante ha costi fissi come le materie prime, il personale e le utenze. Il punto è che l’amministrazione comunale vive ancora di rendita del passato, quando bastava la bellezza di Siena, nota a tutti, ad attrarre turisti".

E ancora: "Le uniche manifestazioni per portare gente in città sono state quelle in Piazza del Campo, ma vi hanno partecipato residenti o chi vive nei dintorni, non persone arrivate da fuori – stigmatizza Panti –. Inoltre andava tutto pubblicizzato e comunicato di più". Quindi il paragone con altre località: "Altrove è già noto il cartellone di eventi del Natale e perfino della prossima primavera-estate – rimarca il legale –, per consentire ai turisti di programmare con ampio anticipo offrendo un ventaglio di opzioni. Se a Siena si fanno eventi bellissimi, ma non pubblicizzati, è tutto inutile". Di qui la proposta: "Bisogna investire per far arrivare gente in città anche nei periodi ’morti’ con mostre, incontri, retrospettive ed eventi diffusi, ma tutto deve essere pubblicizzato. Inoltre servono convenzioni tra strutture ricettive e ristoranti contro la politica dell’aumento dei prezzi". Panti non usa mezzi termini: "Alcuni operatori economici mi hanno detto che, viste le scarse presenze per il Palio di luglio (anche a causa dello slittamento per il maltempo), in agosto vogliono raddoppiare i prezzi per fare pari. Questo è del tutto sbagliato. I conti dovrebbero andare in pari, magari aumentando il numero di coperti o di turni di servizio, non aumentando i prezzi". Il delegato provinciale di Confconsumatori conclude: "Purtroppo le amministrazioni locali non hanno fatto nulla. Lo dico con rammarico, perché siamo tutti consumatori: i ristoratori così come gli albergatori e i visitatori che arrivano in città".

Cristina Belvedere