
Il capitano Ghelardi gli farà indossare il giubbetto, se c’è la situazione "Con Scompiglio rapporto ottimo, lo ritengo un fantino vincente. Manca il ricambio generazionale, fantini over 40 da corsa: chapeau". .
di Laura Valdesi
SIENA
Capitano della Pantera Franco Ghelardi, ad agosto rientra Velluto e molti sono convinti che potrebbe venire in Pantera.
"Non mi nascondo, è un’ipotesi di monta interessante. Di primo livello e dunque merita un cavallo competitivo affinché abbia chance di vincere il Palio. E’ un valore che va utilizzato. Se c’è la situazione giusta gli affido volentieri il giubbetto".
Velluto sarebbe utile anche per un eventuale Palio in difesa, vista la presenza dell’Aquila?
"No, confermo che merita di fare un Palio da protagonista. Mi auguro che abbia questa possibilità. Una Carriera in difesa sarebbe una situazione di ripiego che non riterrei giusta per lui".
Qualcuno vorrebbe vederlo in palco. O, comunque, si cercano di ridurre le sue opportunità di scelta, questi i rumors.
"Conferma quello che ho detto, ossia ha le qualità per essere un competitor. Ci sta che qualcuno voglia depotenziarlo, tocca a lui e alle Contrade fare che non sia così. Ha chance importanti, mi auguro che reciti un ruolo da protagonista ma è chiaro che il Palio è condizionato da tante variabili".
La Pantera resta vicina anche a Scompiglio.
"Lo ritengo un fantino assolutamente vincente e che può dare ancora tanto al Palio. A mio avviso necessita, in questo momento, di montare un cavallo realmente competitivo. Di avere un ’motore’ importante. A quel punto si rivede Scompiglio, che è fisicamente integro e lo spirito ce l’ha. Per noi è un rapporto forte, anche a livello umano".
Con la rivale in Campo la Pantera farà comunque un Palio all’attacco? Lo stesso, così ha detto a La Nazione, il capitano dell’Aquila.
"Sì, sì. Mi trovo pienamente d’accordo con lui, anche la Pantera ha necessità di vincere. Mi aspetto due Contrade che faranno di tutto per primeggiare, proiettate all’attacco".
Dunque vanno messi dentro i cavalli migliori?
"Il modello del lotto dei cavalli da seguire è quello di luglio in modo che 6-7 Contrade possano provare a vincere. Più un lotto è di qualità, più il Palio è bello. Anda e Bola a luglio ero propenso a vederlo dentro".
La composizione del lotto, più complicata che a luglio, quando si delineerà?
"Credo il 13 stesso, arrivandoci step by step. Con l’idea di un lotto competitivo in alto".
Quanti debuttanti?
"Al massimo 2-3. Nelle ultime Carriere hanno esordito soggetti poi vittoriosi perché è stata scelta la qualità. Un modello da replicare".
Fra gli esordienti di luglio Diosu.
"Un bel cavallo, potenzialmente importante. Gestiamolo al meglio".
Cosa vuol dire?
"Portiamolo avanti senza creare superiorità. Ci sono anche soggetti che hanno bisogno di maggior tempo per venire fuori, vedi Violenta da Clodia che i primi Palii era diversa".
Ghelardi fa il commercialista: a luglio i ’conti’ palieschi sono tornati?
"La Pantera ha fatto un Palio molto lineare. C’è toccato un cavallo che tutti i fantini dicevano avesse una serie di problemi teorici, facendolo gestire da un fantino di esperienza. Mi ha fatto piacere dare a Tremendo la possibilità di rientrare. Mi è piaciuto il suo approccio verso il cavallo ma quando c’è toccato un posto in alto il Palio è cambiato. Nel complesso una scelta e una gestione positiva, credo che abbia fatto bene ad Arestulesu stesso".
A caldo non ha dato la sufficienza a Bircolotti per la mossa.
"Il mestiere del mossiere è molto, molto difficile. Bircolotti ha grande esperienza e bagaglio tecnico per un abbassamento migliore di quello di luglio. Le mie parole non sono state una bocciatura ma uno stimolo a migliorare in modo che, possibilmente, tutte le Contrade siano messe nella condizione di poter fare il Palio".
Arestetulesu è da riprendere?
"Può stare nel Palio, la collocazione come categoria vediamola".
Un problema che Ghelardi avverte nel Palio.
"Ho un cruccio, da capitano esperto che vive questo momento di Palio, che per me è un problema. Di non vedere, per varie situazioni anche sfortunate, la crescita costante di certi fantini che dovevano e dovranno rappresentare un valore. Non riescono a diventare competitor di Tittia. Bisognerebbe un pochino imparare da lui, capire che quando il gioco si fa duro bisogna essere molto convinti e determinati. La sensazione è che, qualche volta, ci si accontenta. Il ricambio generazionale sembra ancora abbastanza involuto. Chapeau ai fantini over 40 che sono sempre competitivi".
Nieddu scalpita per esordire.
"Ha fatto un percorso particolare, venendo seguito in modo importante dal Valdimontone. Mi auguro che possa esordire e che faccia bene".
Tittia può battere il record di Aceto?
"Lo può fare. Mi piace perché si mette in discussione e ci mette la faccia. E’ l’ultimo a tirarsi indietro. Come lui è andato a scuola da Trecciolino, qualcuno dovrebbe andare a scuola da lui".