Il capitano Cappannoli fa tesoro delle valutazioni su Provenzano "Per una Contrada che non vince da 17 anni va evitato di trovarsi in una situazione per cui ti giochi in un attimo il biglietto della lotteria" .
di Laura Valdesi
SIENA
Capitano del Bruco Federico Cappannoli, a mente fredda, quale insegnamento utile per agosto ha tratto dal Palio di Provenzano?
"Da imparare c’è sempre. Da tutto. Chiaro che uno fa tesoro delle cose venute bene e cerca di evitare quelle riuscite meno bene. Qualcosa di nuovo nello zaino ce l’ho. Sensazioni, valutazioni, che uno è giusto tenga per sé".
Sul fronte fantini, Contrade, strategie...
"Sia valutazioni sul mondo dei fantini e delle Contrade, sia sul nostro operato perché un capitano che tiene a ciò che fa compie sempre un’autoanalisi per capire cosa è meglio e peggio. Nulla comunque che avrebbe influito sul risultato finale ma di cui faccio tesoro per il futuro".
La Carriera dell’Assunta sarà più complessa, sembrano tutti essere d’accordo.
"Il panorama dei cavalli è differente, ecco la prima complessità da affrontare. La sparizione della fascia alta di Provenzano che poteva essere quella media per l’Assunta impone riflessioni. E, a mio giudizio, complica abbastanza. Un mese fa c’era maggiore varietà".
C’è chi vuole le punte dentro, chi preferisce un lotto più livellato.
"Per una Contrada che non vince il Palio da 17 anni credo sia indispensabile cercare di evitare di arrivare a una situazione in cui ti giochi in un attimo il biglietto della lotteria, ossia la possibilità di fare il Palio".
Cappannoli non vorrebbe pescare il biglietto?
"Se fossi sicuro che è quello vincente. Ma poiché tale certezza è impossibile me la gioco in modo differente".
Diodoro potrebbe fare un altro bel Palio?
"Personalmente lo ritengo della categoria di Anda e Bola e di Benitos, è nella stessa fascia anche se ha qualche incognita più degli altri due".
Tale e quale e Zio Frac a luglio hanno deluso le aspettative per motivi diversi, magari potrebbe essere lo stesso con le due punte dell’Assunta.
"Tale e Zio non erano i due nomi che avrei scelto la mattina della Tratta. Avevano creato aspettative più nei popoli che negli addetti ai lavori . Cavalli con dei pregi ma che potevano avere anche dei limiti. Li avrei presi volentieri ma non erano i primi che avrei voluto".
Veniamo a Scompiglio, con Jonatan resta un super-rapporto?
"Ci siamo lasciati bene, erano due anni che provavamo a far sì che potesse venire da noi. E’ successo: credo che dobbiamo essere orgogliosi del lavoro svolto con lui e di come ha interpretato la corsa, anche se poi il risultato ha lasciato l’amaro. Il rapporto resta saldo".
A luglio Cappannoli aveva detto che poteva anche montare Tittia, Gingillo, Brigante: cambiato qualcosa?
"Ovviamente alcune scelte hanno lasciato conseguenze per cui non tutti e tre possono montare nel Bruco, nel presente e nel futuro".
Sollecita la curiosità: Tittia, Gingillo e Brigante? Si può sapere?
"Credo che quello che è successo a luglio sia leggibile a tutti e la risposta sia abbastanza chiara da intuire. Chi vuole capire capisce".
Tittia cercherà di fare cappotto.
"Non ho dubbi. Così come non credo che la prestazione di luglio possa aver fatto cambiare a qualcuno la valutazione su Giovanni".
Virgola, parlando di giovani, sembra avere molto ’mercato’.
"Ha fatto due prestazioni positive, una delle ragioni per cui viene ricercato. Ciò che è mancato un po’ al gruppo dei giovani è proprio la continuità delle prestazioni".
Bircolotti confermato ma prima dell’Assunta i capitani gli chiederanno qualcosa?
"Credo che siano pochi i consigli da dare. Di alcune cose noi capitani abbiamo parlato ma è corretto dirle prima a lui che alla stampa".
Se dovessero mancare Anda e Bola e Benitos, Viso e Zenis diventano punte?
"Due cavalli che abbiamo avuto, positivi. Con pregi e difetti entrambi. Forse quelli di Viso sono in qualche modo più leggibili . Due nomi che possono stare nel lotto. Da qui a definirli punte ce ne corre ma ci puoi fare il Palio".