ANGELA GORELLINI
Cronaca

La crisi del turismo. Grassi, Confesercenti:: "Calo su tutto il territorio, mancano molti italiani"

Il presidente dell’associazione di settore: "Serve maggiore programmazione. Ci si lamentava del mordi e fuggi... ora non c’è nemmeno quello".

Il presidente dell’associazione di settore: "Serve maggiore programmazione. Ci si lamentava del mordi e fuggi... ora non c’è nemmeno quello".

Il presidente dell’associazione di settore: "Serve maggiore programmazione. Ci si lamentava del mordi e fuggi... ora non c’è nemmeno quello".

"Forti avvisaglie c’erano state già a giugno", per Confesercenti. Poi il Palio, come sempre, ha tamponato quell’emorragia che, finita la Festa, si è presentata a tinte cupe: il turismo, sul territorio senese, è in forte diminuzione, con percentuali che si aggirano intorno al 30 per cento. Ed è scattato l’allarme. "I nostri operatori sono molto preoccupati – spiega Filippo Grassi, presidente provinciale Assoturismo Confesercenti –, soprattutto quelli che hanno investito sul personale, basandosi sui dati dell’anno scorso, quando l’apprensione, all’inverso, era di trovarne. Personale che deve essere retribuito, anche a fronte di minori introiti, con un inevitabile aumento dei costi".

"Il calo tremendo riguarda l’intero territorio – prosegue Grassi –: non avendo il mare, le alte temperature sicuramente influiscono, ma anche sul monte Amiata, per esempio, la situazione non è idilliaca: mancano i turisti italiani, anche se si registra qualche straniero in più. Ma si tratta comunque di presenze che vanno e vengono e che non lasciano niente. Lo scarso flusso di italiani è relativo all’abbassamento della capacità di spesa, quello degli stranieri dipende principalmente dalle incertezze derivanti dalle tensioni internazionali". In generale, ci sono anche altri fattori a influire.

"Servirebbe senza dubbio una maggiore programmazione – spiega Grassi –, in modo che gli operatori possano stare più tranquilli. E una maggiore attenzione alle infrastrutture, per esempio l’alta velocità. Sono anni che ne sentiamo parlare, ma al momento alle chiacchiere non sono seguiti fatti. Servirebbero maggiori collegamenti. Ché poi il turismo è fatto di tante componenti: se perdi il 30 per cento delle prenotazioni negli alberghi, perdi anche negli altri servizi, ncc, ecc…". Un peccato, tante le eccellenze che offrono Siena e le sue terre. "Prendo per esempio la Francigena: non doveva essere l’anno del Giubileo? La via tocca molti comuni del territorio, un’offerta unica per il turismo lento e il ciclo-turismo. Eppure non si sono registrati aumenti di presenze".

"Per settembre-ottobre – chiude il presidente provinciale Assoturismo Confesercenti –, augurandoci che non si verifichino altri episodi di conflitto internazionale, la speranza è di tornare ai dati dello scorso anno. Ci lamentavamo del turismo mordi e fuggi, ora non abbiamo neanche quello".