ORLANDO PACCHIANI
Cronaca

Il futuro di Ampugnano. Landi: "Per gli Industriali un’occasione da cogliere"

Il presidente della delegazione senese: "Importante per la clientela d’affari. Ma è un tassello in un quadro che ha bisogno di interventi importanti. per la manutenzione delle strade e collegamenti ferroviari adeguati".

Il sopralluogo ad Ampugnano con Enac dei giorni scorsi

Il sopralluogo ad Ampugnano con Enac dei giorni scorsi

Non risolverà gli annosi e ben noti problemi infrastrutturali di Siena, con strade e ferrovie punti dolenti, però è un punto di partenza e un’occasione da non perdere. Fabrizio Landi, presidente della delegazione senese di Confindustria Toscana sud, interviene nel dibattito su Ampugnano e sul progetto presentato nei giorni scorsi da Enac. "Per parlare di questo tema – è il suo esordio – bisogna ricordare che Confindustria Toscana sud è da sempre attenta ai problemi infrastrutturali della provincia di Siena, come delle altre, e che un anno e mezzo fa ha anche rilanciato l’idea del collegamento ferroviario diretto Siena-Roma".

E in questo contesto come si inserisce lo scalo aeroportuale di Ampugnano?

"In questi giorni ho sentito molti associati. Tutti lo vedono come un’opportunità. Ci fosse da realizzare tutto da zero le perplessità sarebbero maggiori, ma siccome c’è già una struttura sulla quale sono già stati investiti molti soldi in passato, ben venga un’idea di rilancio".

Con quali prospettive?

"Intanto quello di inserirlo in un contesto non solo senese, ma minimo toscano in relazione con Pisa e Firenze e anche con attenzione a questa parte del centro Italia".

Quale clientela potrebbe essere attratta dai ridotti volumi di traffico indicati al momento?

"Ho sentito parlare di turismo di alto livello e certamente può essere un potenziale obiettivo. Ma c’è anche una clientela business che ha necessità di spostamenti rapidi e comodi. Non a caso la più grande azienda del territorio, con oltre duemila dipendenti, era stata tra i principali fautori della linea diretta ferroviaria Siena-Roma in due ore e mezzo".

C’è chi, a partire dal Comune di Sovicille, la vede diversamente e immagina altri tipi di sviluppo...

"Tutto si può progettare e non voglio mettere in discussione ciò che il Comune di Sovicille ipotizza. Anzi, credo semmai sia importante che le istituzioni si muovano tutte insieme su un settore così delicato, in particolare per questo territorio. Personalmente e come voce delle imprese, penso però che lo sviluppo dell’aeroporto sia importante".

Come sottolinea sempre Confindustria, però, i problemi della mobilità nel Senese sono numerosi. Non è una contraddizione?

"Non vedo contraddizioni: l’aeroporto non è determinante per risolvere i problemi di Siena, ma può essere un tassello. Poi, come ripetiamo spesso, restano i problemi delle strade e delle ferrovie, che anche le imprese vivono sulla propria pelle. Basti pensare a quali percorsi sono costretti a fare i mezzi nel sud della provincia, con le interruzioni sulla Cassia".

La presidente Carletti ha ricordato proprio nei giorni scorsi che alla Provincia mancano le risorse anche per asfaltare le strade...

"E ha ragione a farsi sentire, gli Industriali sono convinti che sia necessario garantire più risorse per la manutenzione di strade e ponti. Su questa la nostra voce non mancherà mai".

Tornando ad Ampugnano, crede che dopo decenni di dibattiti infruttuosi sia la volta buona per intervenire?

"Questo non lo so, ma ribadisco che presentare un territorio con un aeroporto di servizio che recepisce un pezzo della domanda per turismo e affari è un vantaggio per tutti. E sarebbe un errore ignorare una struttura che già esiste".

Intanto l’Alta velocità sembra sparita dai radar, non crede?

"Confindustria non si è schierata sulla collocazione di MedioEtruria, ma ha sempre ribadito che la stazione è importante farla, a servizio di un ampio bacino. E continuiamo a sostenerlo".