MASSIMO CHERUBINI
Cronaca

Nuovo plesso scolastico. Duro confronto politico

In una nota congiunta le due minoranze chiedono un ripensamento per l’area scelta. Arriva puntuale la replica del sindaco Niccolò Volpini.

Il sindaco di Abbadia Niccolò Volpini

Il sindaco di Abbadia Niccolò Volpini

Il tema sull’area dove realizzare il nuovo plesso scolastico di Abbadia San Salvatore tiene ancora banco. Il venir meno dei finanziamenti del PNRR (i tempi per realizzare l’opera erano insufficienti rispetto alle scadenze imposte dal Piano) ha riaperto il dibattito politico. In una nota congiunta le due minoranze, ‘Insieme’ e ‘Uniti per Cambiare’, tornano a chiedere un ripensamento sull’area scelta. Per spingere gli amministratori a rivedere la scelta le opposizioni annunciano "il sostegno ad un gruppo di cittadini che, secondo il "Regolamento comunale per la partecipazione", intendono raccogliere i consensi previsti e inviare una petizione in tal senso al Consiglio comunale".

"Il Comune – si legge nel documento- avrebbe dovuto garantire la costruzione della nuova scuola, e la volontà annunciata di procedere per stralci dopo opportune rimodulazioni progettuali Rischiano di fare della scuola – sottolineano- un cantiere infinito, quando invece non è più rinviabile la realizzazione di un plesso scolastico sicuro e in linea con le norme e le esigenze di Abbadia. Peraltro, riteniamo che la collocazione prevista per la nuova scuola in una zona ai margini dell’abitato non sia ottimale perché sposta questa agenzia educativa, formativa e culturale, fuori dal centro vitale del Comune, creando disagi agli studenti e alle loro famiglie. Da qui la decisione di sostenere la raccolta firme che inizierà già da questo fine settimana".

Replica il sindaco Niccolò Volpini: "Non ci pensiamo proprio a rivedere la scelta. Scelta obbligata come i rappresentanti delle opposizioni che siedono in consiglio comunale ben sanno. La realizzazione della nuova scuola deve seguire le normative previste dalle attuali norme. Le opposizioni invocano urgenza. Ammesso che "spuntasse" un’area idonea per ospitare il nuovo plesso si dovrebbe iniziare tutto da capo.. Partendo dall’acquisizione perché il comune non detiene simili aree. Andrebbe fatto un nuovo progetto esecutivo, gettando nel cestino quello già esistente, pronto, e pagato. Si invoca urgenza e si propone , invece, un percorso che farebbe ripartire tutto da capo. Ma di cosa -esclama ironicamente il sindaco- stiamo parlando? Il nostro intento è quello di realizzare in tempi brevi la scuola, l’opposizione suggerisce alternative per allungarli".