
Una manifestazione senese di qualche tempo fa dei lavoratori di PayCare,. azienda di Monteriggioni
Un domani nebuloso per 23 i lavoratori di PayCare a Monteriggioni. Esprimono solidarietà verso le maestranze e lanciano appelli alle istituzioni le organizzazioni sindacali Fiom Cgil e Fim Cisl, alla luce di un quadro delicato. Fim Cisl, con il segretario Giuseppe Cesarano, rileva che "non ci sono le condizioni perché i lavoratori possano transitare nel nuovo soggetto giuridico" e si rivolge agli enti locali affinché si prendano cura degli addetti del sito produttivo di Monteriggioni, che da quattro anni "vivono in una situazione complicata, con un futuro sempre più incerto". E Fiom Cgil, per voce della segretaria Daniela Miniero: "Chiediamo alla Regione di intervenire urgentemente per aprire un tavolo istituzionale che aiuti a individuare soluzioni concrete per rilanciare l’occupazione a Monteriggioni. L’attuale ammortizzatore sociale garantisce una copertura solo fino a dicembre, occorre quindi agire subito per restituire prospettive occupazionali al territorio". Il tempo stringe... "Dicembre non è lontano - aggiunge Miniero - e purtroppo dobbiamo fare i conti anche con una comunicazione che dovrebbe essere migliorata dall’azienda nei confronti delle parti sociali". I lavoratori sono inquadrati sulla base di quanto previsto dal contratto dei metalmeccanici e il nuovo soggetto chiedeva tra l’altro, attraverso il contratto call-center, una decurtazione salariale di 300-400 euro mensili. E una riduzione anche in termini di tutele. Condizioni inaccettabili. "Siamo, purtroppo, alle solite - osserva Cesarano - ovvero a clausole sociali che si rivelano inadeguate al mondo del lavoro attuale, strumenti di ricatto sistematico, pensati più per ledere i diritti dei lavoratori che per tutelarli. Come Fim Cisl insieme a tutta la Rsu, abbiamo detto basta, chiedendo all’azienda di valutare soluzioni per portare nuovo lavoro su Monteriggioni, ma da PayCare ci è stato risposto che sono in forte crisi". Di rischi di "macelleria sociale" e di "sciacallaggio da parte di Paycare", parla Fiom Cgil: "Problemi non solo legati alla crisi - insiste Miniero - bensì a un’assenza di prospettiva. La multinazionale, con la sua politica di ottimizzazione dei costi e aumento degli utili, sta creando gravi problemi occupazionali a Monteriggioni. Dopo quattro anni di ammortizzatori sociali non ci sono commesse in arrivo e i dipendenti continuano a lavorare su una commessa della Regione Lombardia, passata ad altro committente".
Paolo Bartalini