PAOLO BARTALINI
Cronaca

Vertenza Peycare: "Chiediamo garanzie"

Pressing dei sindacati "La Regione convochi al più presto l’Unità di Crisi".

I lavoratori della Peycare sono preoccupati per quello che accadrà dopo il 31 dicembre 2025

I lavoratori della Peycare sono preoccupati per quello che accadrà dopo il 31 dicembre 2025

Richiesta di intervento della Regione per la vertenza Paycare. Fiom Cgil e Fim Cisl decidono di muoversi in tale direzione, alla luce degli esiti interlocutori del tavolo di ieri con i rappresentanti dell’azienda, in un incontro proposto dalle parti sociali "per capire gli strumenti da mettere in campo da Paycare per rilanciare il sito produttivo di Monteriggioni". Dopo gli accordi siglati in sede ministeriale meno di due mesi fa – cassa integrazione per evitare i licenziamenti – sulla vicenda era sceso, secondo Fiom Cgil, "un silenzio preoccupante" da parte di Paycare in merito alla continuità lavorativa del polo di Monteriggioni dopo il 31 dicembre 2025, data di scadenza degli ammortizzatori sociali in deroga. "Un tavolo regionale per affrontare l’ennesima crisi occupazionale per il territorio - afferma Daniela Miniero, segretaria generale di Fiom Cgil Siena - dato che l’azienda ancora fa presenti difficoltà di mercato. Confidiamo nell’impegno della Regione: 23 dipendenti rischiano di ritrovarsi a fine anno senza lavoro". Secondo Giuseppe Cesarano, segretario di Fim Cisl, la situazione resta complessa: "Dopo quattro anni di ammortizzatori sociali – afferma - ad oggi nessuna commessa è in arrivo e si continua a lavorare su una commessa della Regione Lombardia. Si è chiusa ieri anche la procedura di mobilità, e l’incentivo all’esodo ha coinvolto solo tre lavoratori che hanno accettato l’uscita volontaria. Urgente coinvolgere la Regione attraverso l’Unità di Crisi, per aprire un tavolo istituzionale che aiuti a individuare soluzioni concrete per rilanciare l’occupazione a Monteriggioni. Occorre agire per non sprecare questo tempo e restituire prospettive di lavoro a un territorio che non può permettersi altri anni di attesa".