
Mark Harris Getty al Ceppo con Bellocchio che allena Dorotea Dimmonia
Cappello in testa, gli amici fidati di sempre insieme a lui. Che da piccolo ha respirato aria di Palio venendo rapito (per sempre) dal suo fascino. Stregato dalla Piazza, è diventato proprietario di cavalli, anche vittoriosi come nel caso di Polonski che trionfò nel 2015 nella Selva con Tittia.
Mark Harris Getty, una mossa molto delicata e tesa quella di ieri mattina per via dei calci di Comancio. Accanto c’erano proprio due suoi cavalli, Viso d’angelo nel Bruco e Arestetulesu nella Pantera.
"Sono cose che capitano, può succedere anche se non è bello. Si trattava di una seconda prova, magari ti allontani, fai il possibile. Per il Palio però non augura bene, diciamo così".
Che sensazione, da proprietario, vedere tre barberi in Piazza a cui tiene molto. A partire da Dorotea Dimmonia, la debuttante dell’Istrice, montata dal suo allenatore Bellocchio.
"Bellissima, mi piace molto. Poi è fredda. Non ha sudato neppure un filo. Arestetulesu è per me un grande cavallo, giusto rivederlo e dargli una nuova possibilità. Sempre una grande soddisfazione avere i cavalli in Piazza. Uno dovrebbe bastare, segno di un buon lavoro se ne hanno presi tre. A volte neppure uno, per Provenzano è andata bene".
Diplomatico...
"No, il Palio è così, impossibile sbilanciarsi. Quando meno te lo aspetti ti regala qualcosa e quando te lo aspetti ti schiaffeggia".
Cosa la spinge ogni anno ad andare avanti, presentando i suoi cavalli.
"Ben 40 anni, il primo è stato Amore, 1985 di luglio nell’Istrice".
Perché questa continuità, per decenni.
"Prima di tutto perché amo il territorio, sono cresciuto ad Orgia. C’era questa frenesia del Palio e del cavallo. Nel tempo diventa parte integrante di te".
I due allenatori a cui si è affidato sono Tittia e Bellocchio.
"Quest’ultimo tramite Gigi (Trecciolino, ndr), Enrico ha fatto un lavoro strepitoso. Giovanni (Tittia, ndr) non si discute, è favoloso. Mi trovo bene con tutti e due. La cosa più importante sono i rapporti con gli allenatori, quando la vedi a lungo andare e mai nel momento, devi pensare ai rapporti. Sono la base"
Tre cavalli di Getty al canape domani sera e due fantini che li allenano con il giubbetto: il 2 luglio avrà il cuore da tante parti.
"Chiaro che mi fa tanto piacere se vince uno di questi cavalli, li presento apposta. Ma so bene che il Palio è il marchingegno più complicato inventato dall’uomo in tutta la storia, più dell’intelligenza artificiale. Vincere è un bonus che, se viene, è inaspettato".
Laura Valdesi