
L’archeodromo di Poggibonsi
di Marco BrogiL’archeodromo di Poggibonsi sarà ampliato, illuminato e recintato. Un triplo intervento da 375 mila euro per renderlo ancora più attrattivo e metterlo al sicuro dai vandali, che più volte negli ultimi anni hanno preso di mira il parco archeologico, ricostruzione in scala reale del villaggio del IX-X secolo rinvenuto all’interno della Fortezza dagli archeologi dell’Università di Siena. I lavori in questione sono già partiti e si concluderanno nel 2026.
"Con la conclusione dell’intervento – spiega la sindaca di Poggibonsi, Susanna Cenni, che in questi giorni ha fatto un sopralluogo sul cantiere insieme a Marco Valenti, direttore del Parco Archeologico - la nostra città avrà il più grande museo open air dell’Altomedioevo del nostro Paese. Un luogo pensato, costruito e animato assieme alle competenze dell’Università di Siena, che ringraziamo e che sono parte integrante del progetto di archeologia sperimentale dell’Archeodromo".
E ancora: "Un progetto che andremo a completare grazie alla lungimiranza della precedente amministrazione – conclude la sindaca - Oltre 9.000 sono stati gli studenti e le studentesse che sono venuti in gita qui da tutta Italia. 150 le persone che giusto pochi giorni fa hanno partecipato alla visita in notturna del villaggio. Un fiore all’occhiello per tutto il territorio su cui il nostro impegno proseguirà per una valorizzazione della collina di Poggio Imperiale in chiave didattica, formativa, turistica e anche identitaria".
I lavori in corso fanno parte di ABCura, strategia territoriale con cui il Comune di Poggibonsi si è aggiudicato i finanziamenti della nuova programmazione europea (FESR - Fondo Europeo di Sviluppo Regionale -2021-2027) dedicati alla rigenerazione urbana. Finanziamenti che raggiungono in totale quota 11,5 milioni di euro: un "tesoretto" che permetterà, oltre al completamento del villaggio carolingio, la realizzazione di altri importanti interventi: il polo di servizi per disabili e social housing in via Aldo Moro, la riqualificazione di viale Garibaldi, i percorsi in Fortezza e il restauro della duecentesca Fonte delle Fate, l’efficientamento energetico della scuola elementare Vittorio Veneto.