Il rischio meteo era già ben presente al mattino, quando alle 12 il sindaco Nicoletta Fabio ha tenuto la canonica conferenza stampa. Fatti salvi gli auspici di rito, ovviamente il Comune aveva già preparato il piano in caso di rinvio. E questa volta si sono pianificate con chiarezza anche le ricadute sul corteo storico, dopo le polemiche dello scorso anno (quando il 17 il Palio si fece senza comparse delle Contrade, nonostante si fosse svolta solo metà passeggiata storica): "Il Palio si corre se si fa anche il corteo storico", sintetizza il sindaco Fabio, per dire che in caso di impossibilità di svolgere il corteo storico, non ci sarebbe comunque stata possibilità di limitarsi alla Carriera. "Anche il corteo fa parte della Festa", come a dire: la nostra non è una semplice corsa di cavalli, senza corteo storico non si fa il Palio.
Parole purtroppo profetiche, visto ciò che è successo nel primo pomeriggio quando il violento acquazzone ha reso impossibile lo svolgimento del corteo storico e quindi del Palio.
In premessa, il sindaco aveva ringraziato tutti i dipendenti comunali: "L’organizzazione è rodata ma sempre impegnativa e richiede grande collaborazione e impegno di tutti", aveva detto, non prefigurandosi ancora (o almeno sperando di scongiurare) il supplemento di lavoro e attenzione necessario oggi per ripristinare le condizioni ideali per correre dopo i danni del maltempo.
Poi gli aspetti di cornice generale. Come "la soddisfazione, per certi versi, di avere meno ospiti istituzionali, puntando più su aspetti culturali come il sindaco di Avignone o gli esperti della National Gallery": meno passerelle politiche ci sono al Palio, si può tradurre, meglio è. Tanto più che, ha sottolineato il sindaco, si è registrato "grande entusiasmo per un drappellone, come quello di Manganelli, più senese del solito". Come a ricercare una dimensione più intima della Festa.
Sollecitata da una domanda, ha affrontato anche il tema conseguente al documento del Magistrato delle Contrade e relativo invito ai contradaioli: "La Festa è stata vissuta in maniera spontanea e autentica dai senesi – ha detto il sindaco –, le piccole frizioni fanno parte del gioco e siamo molto contenti che il comportamento tenuto sia stato corretto nei quattro giorni".
Sempre rispondendo ai giornalisti, Fabio è tornata anche sul tema del fondo su cui correre, già peraltro affrontato a proposito delle corse in provincia. E la posizione è netta: "Mi fa un po’ ridere che in una città dove si parla sempre di doversi attenere il più possibile alle tradizioni, si possa pensare di sostituire il tufo per avere garanzie di correre anche dopo la pioggia. Direi che il tufo è un elemento insostituibile".
E le eventuali proteste degli animalisti, magari sollecitate anche dalla recente approvazione della legge Brambilla? "Confido sempre nel buonsenso", auspicando di non ritrovarsi nelle condizioni dello scorso anno.