
Elena D’Aquanno, presidente di Enoteca Italiana, al Vinitaly
"Sono felice, il ruolo dell’Enoteca italiana ora si può dire pienamente riconosciuto". Elena D’Aquanno, presidente della Fondazione che ha recuperato lo storico marchio e sta lavorando per il pieno rilancio, è raggiante per i 500mila euro ottenuti dal Fondo nazionale del ministero del Turismo. Ma c’è anche dell’altro, come traspare da un passaggio del suo incontro con i giornalisti: "Forse non dovremo più continuamente dimostrare che restiamo qui e facciamo sul serio".
Messaggio esplicito (anche se non specifica diretto a chi), sostenuto da quello che D’Aquanno definisce un sostegno trasversale, a dimostrazione della validità del progetto: "Il Comune è stato il primo a credere in noi, la Regione ha fatto un grande lavoro che ci ha spinto anche ad approfondire molti passaggi, il ministero del Turismo ha scelto la nostra proposta per promuovere la Toscana. La partnership pubblico-privato ha funzionato alla perfezione".
I 500mila euro saranno erogati su una parte del progetto e dovranno ovviamente sottostare a procedure allungate per l’assegnazione dei lavori, ma sono più che una boccata d’ossigeno per un’operazione quantificata in 1,4 milioni di euro. Il Bastione San Filippo è già di fatto operativo, anche se in questo caso ci sarà una novità non da poco: sarà aperto il passaggio diretto con l’ex Campino, principale punto di attracco dei bus turistici. "Il nostro sarà solo un contributo a chi vuole accorciare il percorso salendo direttamente alla Fortezza – specifica D’Aquanno –, potrà passare nei due sensi anche chi non è cliente dell’Enoteca".
Sul fronte lavori, l’impegno maggiore è stato sul versante delle infiltrazioni d’acqua, tra coperture e terrazze che hanno richiesto un rifacimento pressoché totale. "Ora i tempi forse si allungheranno un po’, ma conto tra fine anno e inizio 2026 di avere tutti gli spazi a disposizione – spiega D’Aquanno –. Saremo così pienamente operativi in un pediodo di bassa stagione, ma forse è meglio così perché prenderemo confidenza con la struttura e saremo a pieno ritmo per la prossima stagione".
Sullo sfondo anche il possibile dialogo con Wine&Siena ("noi abbiamo dato la nostra disponibilità per sviluppare possibili sinergie"), anche se il tema principale oggi è un altro: "Enoteca Italiana ha recuperato la funzione istituzionale che merita, ora possiamo portare avanti con più serenità il nostro lavoro", conclude D’Aquanno.