
Il Lions Club 108 LA ha donato all’ospedale di Nottola i kit per le persone che hanno subito violenza. assistite nel Pronto soccorso
Ha fatto tappa anche agli Ospedali Riuniti della Valdichiana senese il tour del Lions Club per la consegna ai reparti di pronto soccorso dei kit destinati alle vittime di violenze, donati dal Distretto 108 LA (che raggruppa i Lions della Toscana) alla sanità pubblica regionale. Un’iniziativa di grande generosità, che ha anche un profondo valore sociale, come ha detto Barbara Bianconi, direttrice del presidio di Nottola, che ha fatto notare come "gesti del genere, oltre all’importantissimo aspetto pratico, abbiano il pregio di richiamare l’attenzione sul tema della violenza, soprattutto quella giovanile". Un passaggio, quello in Val di Chiana, particolarmente significativo visto che è nella Asl Sud Est che è nato il Codice Rosa, il protocollo applicato ai casi di violenza, adottato prima a livello regionale e poi nazionale. Come ha spiegato Luca Betti, coordinatore del service (il progetto) dei Lions, di durata triennale, il kit "sta in uno zainetto ‘anonimo’ e comprende una serie di oggetti destinati a chi, avendo subito violenza, si rivolge a un pronto soccorso e ha la necessità di disporre immediatamente di indumenti di ricambio, dovendo liberarsi dei propri, che devono essere custoditi in quanto possono costituire oggetto di prova processuale". Al dolore della violenza si possono aggiungere dunque disagio e frustrazione, che il dono dei Lions può attutire. Toccante la testimonianza di Francesco Palumbo, direttore del Pronto Soccorso della Valdichiana, che ha descritto le condizioni di grande difficoltà in cui si trovano a operare i medici nei reparti in cui c’è bisogno di essere sempre "pronti, organizzati lungo percorsi definiti in cui supporti come il kit assumono grande valore". L’assessore regionale alla Salute, Simone Bezzini, ha espresso ai Lions il ringraziamento delle comunità: "E’ un messaggio che trasmette valori positivi, mostra attenzione alle necessità della sanità pubblica, che attraversa il momento più difficile da quando è stata istituita ed è un segno di sensibilità verso la dimensione umana della violenza". Prima dell’incontro, Bezzini si è fermato al centro trasfusionale per donare il sangue e ha poi lanciato un appello alle donazioni estive.
Diego Mancuso