
Esami in corso su quattro casi sospetti tra l'Aretino e il Senese, mentre altri quattro sono stati confermati
Chianciano Terme (Siena), 4 settembre 2025 – Si pensa che sia un caso di West Nile Virus, quello registrato a Chianciano Terme, ma la conferma arriverà solo oggi dai test diagnostici. La Asl segnala otto episodi di West Nile Virus: quattro confermati a Cortona e quattro probabili tra Civitella, Cortona e Chianciano Terme; attualmente tre persone sono ricoverate in condizioni stabili. Il Dipartimento di Prevenzione, insieme ai Comuni, ha avviato un’inchiesta epidemiologica e rafforzato i trattamenti contro i focolai larvali. Potranno seguire interventi straordinari in aree sensibili o in occasione di eventi con grande affluenza. A Chianciano Terme è stato rilevato un caso sospetto, non ancora confermato: oggi il sopralluogo dei tecnici Asl nella zona interessata. L’obiettivo è verificare l’eventuale presenza di ristagni d’acqua e predisporre, se necessario, interventi di eliminazione dei focolai larvali e trattamenti mirati. Il Comune invita la cittadinanza a fare riferimento esclusivamente alle comunicazioni ufficiali diffuse dall’Amministrazione e dalla Asl Toscana sud est, evitando allarmismi e fonti non verificate. “Si informa la cittadinanza – si legge in un comunicato ufficiale diffuso dall’amministrazione comunale – che, in seguito alla comunicazione della Asl Toscana Sud Est, della presenza di un caso sospetto e non ancora confermato di West Nile Virus (WNV) in una zona ben circoscritta e già individuata a Chianciano Terme, il Dipartimento di Prevenzione della Asl Toscana sud est, di concerto con il Comune, ha avviato un’inchiesta epidemiologica”.
Ricordiamo che Il West Nile Virus è una malattia virale trasmessa principalmente dalle punture di zanzare infette. Nella maggior parte dei casi non provoca sintomi o si manifesta con disturbi lievi simil-influenzali; solo raramente può evolvere in forme neurologiche più gravi, soprattutto in persone anziane o con fragilità pregresse.Si ricorda che il Comuni non gestisce direttamente l’aspetto sanitario, che è di competenza della Asl, ma garantisce la parte ambientale e logistica (disinfestazioni, sopralluoghi, comunicazione, gestione spazi pubblici). “La situazione è strettamente monitorata e l’incremento dei casi osservato rientra nell’andamento atteso in circostanze come queste – ha dichiarato Giorgio Briganti, direttore del Dipartimento della Prevenzione dell’Asl.