PAOLO BARTALINI
Cronaca

Discarica nel verde: "Inciviltà e degrado. Subito interventi"

Poggibonsi, allarme per i rifiuti nell’area del torrente Staggia

Allarme rifiuti nell’area verde

Allarme rifiuti nell’area verde

Una discarica tra il torrente e il giardino pubblico. Procedendo lungo il camminamento, basta volgere lo sguardo verso l’argine e poi scendere dal ciglio della strada per valutare la situazione. Si notano un cestino pieno di rifiuti e nelle vicinanze, per terra, una quantità notevole di bottiglie vuote, sia di vetro che di plastica. Pacchetti di sigarette gettati via. Una vecchia t-shirt. Un contenitore di cartone per la pizza da asporto. Elementi che danno l’idea di un’area forse utilizzata come riparo di fortuna in un orario notturno. È comunque lo scenario che si presenta agli occhi di chi passa a piedi da quelle parti. Ieri mattina una persona, impegnata sul posto in attività fisiche, ha contattato La Nazione per evidenziare la vicenda. "Servono provvedimenti delle autorità contro il degrado e l’inciviltà – ha spiegato – perché anche questo è un dato da tenere in considerazione nel quadro della tutela del decoro in ambito locale".

Siamo a Poggibonsi, nei pressi dell’area verde nella zona del torrente Staggia all’altezza di via Montegrappa e via del Parlamento, una delle traverse del quartiere. Circa a metà percorso, in auto, tra viale Marconi e l’imbocco dell’Autopalio in direzione Siena, a Salceto. Una superficie verde vicina ad alcune abitazioni, con le panchine dislocate in più punti, frequentata anche dai bambini con i genitori e i nonni. Della questione è a conoscenza l’amministrazione comunale, al lavoro per individuare soluzioni con Sei Toscana. Il problema specifico di via Montegrappa è stato portato all’attenzione della giunta da parte di cittadini anche nel corso di recenti incontri pubblici. Fin qui le segnalazioni. "Restiamo in attesa di una soluzione al problema", conclude lo sportivo che ha lanciato l’allarme per descrivere il particolare contesto in prossimità di case e di spazi pubblici.

Paolo Bartalini