
Operai a lavoro nel complesso che resta sotto sequestro. Si attende la fissazione dell’udienza preliminare
Il cantiere del centro commerciale in Massetana Romana nuovamente aperto. Ma solo per poco. E per attività limitate ed autorizzate. Non riprendono i lavori, come da molti era peraltro stato auspicato nei mesi scorsi dopo l’apposizione dei sigilli da parte dei militari del Nucleo investigativo dei carabinieri forestali e della polizia edilizia della Municipale, il 4 settembre scorso. Neppure un anno fa, a soli tre mesi dall’inaugurazione del centro commerciale realizzato da Esselunga destinato a dare lavoro ad un centinaio di persone già selezionate, oltre ad ospitare due sale cinematografiche. Da allora tutto è rimasto congelato, come quando gli investigatori entrarono in cantiere.
Gli operai presenti ieri nell’area – dove ora è cresciuta l’erba mentre sulla recinzione sono apparse anche delle scritte, ormai da lungo tempo – hanno iniziato a rimuovere una delle due gru, quella più defilata. Non l’altra che si affaccia invece su Massetana e che a molti automobilisti fa un po’ impressione, sovrastando la zona che costeggia la carreggiata.
Nessuno parla, in cantiere. Restano tutti a distanza. Si lavora e basta. Pian piano, però, basta mettersi ad osservare con pazienza il grande braccio posizionato sul lato opposto a Massetana – lo fanno anche alcune persone che posteggiano per andare in farmacia – per vedere che, pezzo dopo pezzo, il macchinario viene smontato. E, probabilmente, anche la gru più grande verrà tolta la prossima settimana. Comunque sia, nel giro di pochi giorni.
Il cantiere del centro commerciale resta oggetto di un sequestro preventivo. E, sul fronte del tribunale, si attende la fissazione dell’udienza preliminare davanti al gup dopo la richiesta di rinvio a giudizio per otto persone avanzata nell’aprile scorso dalla procura guidata da Andrea Boni. Come si ricorderà, a sette indagati viene contestata la lottizzazione abusiva materiale. Essendo stata creata, sostiene l’accusa, "una nuova costruzione con apprezzabile trasformazione edilizia della zona in contrasto con plurime norme di pianificazione urbanistica e in assenza di un necessario piano di lottizzazione o altro ad esso equipollente". Fra i reati contestati, a vario titolo, anche abuso edilizio, falso ideologico in atto pubblico e false attestazioni commesse nell’ambito delle procedure di rilascio di titoli edificatori.
La.Valde.