DIEGO MANCUSO
Cronaca

Bravìo, il riscatto di Cagnano. Vittoria netta, grande folla in strada

La Contrada si toglie la ’cuffia’, non vinceva dal 1991. Samuele Cesaroni e Luca Benassi staccano tutti

La Contrada si toglie la ’cuffia’, non vinceva dal 1991. Samuele Cesaroni e Luca Benassi staccano tutti

La Contrada si toglie la ’cuffia’, non vinceva dal 1991. Samuele Cesaroni e Luca Benassi staccano tutti

Cagnano scaccia i ‘fantasmi’ del 2024, trionfa nel Bravìo delle Botti di Montepulciano e si leva la scomoda cuffia di ‘nonna’ della competizione contradaiola poliziana, riassaporando quel successo che le mancava dal lontanissimo 1991. La coppia di spingitori in verdeblu, formata da Samuele Cesaroni, 35 anni, ‘Fontone’, e Luca Benassi, 30 anni, ‘Cittino’, che si era inceppata un anno fa, lungo la salita di via Ricci, a duecento metri dall’arrivo, dopo aver condotto in testa tutta la gara, stavolta ha funzionato alla perfezione.

Il mastro birraio valdorciano, che non aveva ancora mai vinto il Bravìo, e il fisioterapista poliziano, già una volta trionfatore, nel 2021, per Collazzi, hanno ripetuto la prova del 2024, gestendo con molta attenzione le fasi successive alla partenza, ed allungando poi decisamente il passo, fino a diventare irraggiungibili per chiunque. La differenza è che stavolta i due atleti hanno retto fino alla linea del traguardo, che hanno attraversato con il tempo di 8’49“, di quasi mezzo minuto migliore di quello fatto segnare da Voltaia, prima nel 2024. Al di là del trionfo di Cagnano, che ha mandato in visibilio per primo il rettore Luca Tonini e poi un intero popolo che anelava il panno dipinto da Manuela Petti, il Bravìo 2025 è stato spettacolare ed esaltante ma ben distante dai pronostici della vigilia.

Il secondo posto di Gracciano, staccato di oltre 30“, un’eternità per la competizione con le botti, rende onore all’impegno dei neroverdi ma appare distante dalle loro ambizioni. Brillantissime invece le prove offerta da Le Coste, terza in 9’50“, che fino alla ripida salita di Piazza dell’Erbe, ha addirittura insidiato la leadership di Cagnano, e di Collazzi, altrettanto in vista nelle prime battute ma poi calata alla distanza. Le analisi del dopocorsa consentiranno di inquadrare con nitidezza le prove di Voltaia, San Donato, Talosa e Poggiolo, mai entrate nel vivo della competizione.

Per il Magistrato delle Contrade, che ha condotto la manifestazione in piena sintonia con il Comune, con le forze dell’ordine e con il volontariato, un bilancio da incorniciare, se valutato – anzitutto – dal punto di vista dell’afflusso di pubblico: non se ne era mai visto tanto fin dalla mattina, tendenza confermata dalla folla straripante del pomeriggio.

Ora ci sarà da pensare alla successione della reggitrice Irene Bettollini, che ha già annunciato al propria indisponibilità ad un nuovo mandato. Ma intanto c’è da godersi la festa di Cagnano, scattata subito in grande stile, con sfilate destinate a durare fino all’alba.