
Giuseppe Gugliotti, sindaco di Sovicille, e l’area dove dovrebbe sorgere il mega impianto
Sovicille (Siena), 1 settembre 2025 – Sarebbe sei volte più grande del maggiore impianto della Toscana, nel Grossetano: un gigante esteso su 238 ettari, oltre 180 moduli fotovoltaici tali da produrre sulla carta 273 Gigawatt all’anno. Sono gli estremi del progetto presentato dalla società Revalue energies, con sede a Milano, e che si estenderebbe in oltre due chilometri quadrati tra San Rocco e Rosia, in un’area in pratica circondata dalla Due Mari (dietro le Segalaie) e con vista su Bagnaia, Orgia, Stigliano, Torri e quant’altro.
“Abbiamo presentato le osservazioni alla Regione per chiedere la procedura di Valutazione di impatto ambientale – commenta Giuseppe Gugliotti, sindaco di Sovicille –, partendo dalla considerazione che un’opera di questa portata stravolgerebbe in maniera forse irreversibile la Piani di Rosia. È una zona delicata, di grande valore naturalistico. Un intervento del genere è per noi inaccettabile”. L’azienda si è mossa nelle pieghe della legge nazionale, che in teoria non prevede ostacoli laddove non esiste vincolo paesaggistico (ed è questo il caso). E in più la proposta è basata su una soluzione di agrifotovoltaico che, si sostiene, garantirebbe comunque una produzione agricola.
“Ma il nostro dovere è conservare la trama storica di quest’area e siamo fiduciosi sul fatto che sarà aperta la procedura di Via”, spiega ancora Gugliotti.
A portare alla ribalta la vicenda l’Associazione per un uso sociale di Ampugnano. “Se questo progetto dovesse essere realizzato – afferma il presidente Lorenzo Innocenti – assisteremmo a un tale stravolgimento degli attuali connotati del territorio che sicuramente avrà forti ripercussioni sull’economia di Sovicille, di cui il turismo rappresenta una componente essenziale”. I 238 ettari si sommerebbero - almeno sul fronte progettuale - ai venti ipotizzati per Ampugnano e agli altrettanti che si vorrebbero realizzare vicino all’area Gsk. Un record.