
Si è tenuto ad Addis Abeba il Summit delle Nazioni Unite UNFSS+4, per fare il punto dei progressi registrati in...
Si è tenuto ad Addis Abeba il Summit delle Nazioni Unite UNFSS+4, per fare il punto dei progressi registrati in tutti i Paesi rispetto agli impegni assunti dai leader mondiali al Food System Summit. Il Summit ha visto un ruolo da protagonista dell’Italia, co-organizzatore insieme all’Etiopia. E fra i partecipanti della delegazione italiana, insieme alla premier Meloni e al ministro Lollobrigida, anche il professor Angelo Riccaboni, presidente del Santa Chiara Lab dell’Università e della Fondazione Prima.
E’ emerso come le guerre, il cambiamento climatico, le incertezze dei mercati, gli strascichi della pandemia e dell’inflazione e la crescita del debito non stanno aiutando a migliorare la situazione dei sistemi agroalimentari: una persona su 11 al mondo e una su 5 in Africa soffrono la fame e 2,6 miliardi di persone non hanno accesso a una dieta sana. "Per superare le criticità esistenti sono necessari una nuova governance globale dei sistemi agroalimentari, rilevanti investimenti e finanziamenti pubblici e privati, l’adozione di soluzioni tecnologiche e organizzative innovative da parte degli agricoltori, connettendo più efficacemente scienza e imprese, la creazione di partnership pubblico-private, l’integrazione delle politiche del cibo nelle politiche pubbliche, un più facile accesso ai mercati".
Il professor Riccaboni ha presentato i risultati di un progetto volto a valorizzare le iniziative delle imprese internazionali italiane del caffè e del cacao a favore delle filiere e delle comunità in Costa d’Avorio, Etiopia e Uganda, e a definire metodologie di gestione e valutazione delle filiere in grado di aumentarne gli impatti sociali, ridurne gli effetti ambientali e garantire condizioni dignitose ai produttori.