CRISTINA BELVEDERE
Cronaca

Crisi Beko, le grandi manovre. Via alle visite ’in presenza’. Attesa una svolta a fine mese

La fabbrica chiuderà da lunedì per due settimane, poi inizieranno i sopralluoghi per il rilancio. Intanto sono previste altre 12 uscite volontarie: potranno godere della Naspi (disoccupazione).

La fabbrica chiuderà da lunedì per due settimane, poi inizieranno i sopralluoghi per il rilancio. Intanto sono previste altre 12 uscite volontarie: potranno godere della Naspi (disoccupazione).

La fabbrica chiuderà da lunedì per due settimane, poi inizieranno i sopralluoghi per il rilancio. Intanto sono previste altre 12 uscite volontarie: potranno godere della Naspi (disoccupazione).

Da lunedì il sito Beko di viale Toselli chiuderà due settimane per le ferie estive, ma, come annuncia il segretario Uilm di Siena Massimo Martini, "il presidio dei lavoratori continuerà senza sosta". In questi 15 giorni di stop dell’attività produttiva, gli operai non intendono infatti interrompere la lotta, perché nell’ultima settimana di agosto potrebbe arrivare la tanto attesa svolta. Da lunedì 25 infatti inizieranno le visite ’in presenza’ dei soggetti industriali eventualmente interessati al rilancio dello stabilimento di viale Toselli. "Finora le visite sono state virtuali – fa sapere Martini – perché era in corso la trattativa tra Invitalia e Duccio Immobiliare per l’acquisizione del sito. Si voleva quindi evitare tutto quello che avrebbe potuto condizionarla o metterla a rischio".

Ma ora, sbloccato questo punto, eventuali investitori potranno visitare lo stabilimento che riaprirà proprio il 25 agosto, anche se verosimilmente con turni ridotti. "A settembre invece le ore di lavoro per gli operai potrebbero aumentare – annuncia Martini – in vista delle nuove uscite volontarie".

Infatti il 28 agosto sono previsti altre 12 lavoratori (oltre ai 14 registrati nelle settimane passate) pronti a lasciare il sito Beko perché hanno deciso di accettare altre proposte di impiego. "Le prime uscite volontarie sono state senza Naspi (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, cioè l’indennità mensile di disoccupazione erogata dall’Inps ai lavoratori dipendenti che hanno perso il lavoro) – sottolinea Martini –, infatti è stata utilizzata la formula della conciliazione. Le ulteriori 12 uscite volontarie invece potranno accedere alla Naspi in virtù dell’accordo firmato al ministero del Lavoro".

Per coloro che invece hanno deciso di restare nel perimetro Beko, mercoledì scorso è stata firmata dai sindacati territoriali con l’Unità di crisi della Regione un’importante intesa sulla formazione. Previsti tre step, ciascuno di durata quadrimestrale, per coinvolgere gli operai: prima ci sarà una mappatura di competenze e abilità individuali maturate nel corso del tempo, poi seguirà un’attività formativa di carattere generale, valida cioè per ogni tipo di produzione industriale. Infine, è stata garantita ai lavoratori senesi una formazione ad hoc, basata sulle richieste e le esigenze del nuovo soggetto industriale che deciderà di rilanciare lo stabilimento di viale Toselli.

Da qui a fine anno sono previste altre uscite volontarie dal sito Beko di Siena: "Ci sono lavoratori a cui manca poco per andare in pensione – spiega Martini – e potrebbero essere interessati all’uscita incentivata. Quanto a me, l’obiettivo è non scendere sotto le 200 unità per garantire un futuro industriale alla fabbrica di Siena".