REDAZIONE SIENA

"Accusati di stupro, il mio ricorso mai inviato. Presentato esposto al tribunale di Siena"

L’avvocato della vittima: "Le parti civili si riservano di procedere contro chiunque abbia fatto omissioni"

L’avvocato della vittima: "Le parti civili si riservano di procedere contro chiunque abbia fatto omissioni"

L’avvocato della vittima: "Le parti civili si riservano di procedere contro chiunque abbia fatto omissioni"

Nuovo colpo di scena nel caso della giovane campionessa di scherma che ha denunciato una violenza sessuale avvenuta in un hotel di Chianciano, nella notte fra il 4 e 5 agosto 2023, durante un raduno. L’atleta aveva all’epoca 17 anni. Accusati del presunto stupro due schermitori, Lapo Pucci ed Emanuele Nardella. Il primo aprile scorso il gup Andrea Grandinetti aveva ammesso i due alla giustizia riparativa prevista dalla riforma Cartabia, per la prima volta concessa dal tribunale di Siena. Dà diritto a uno sconto di pena in presenza di un’eventuale condanna. Il pm Serena Menicucci si era opposta alla concessione, in linea con quanto asserito dall’avvocato Luciano Guidarelli che assiste la schermitrice. "Ci sembra prematuro farlo – disse a caldo dopo l’udienza – in questa fase nella quale non c’è stata ancora una presa di coscienza di quella che è la responsabilità dell’addebito mosso. Non è un’ammissione tacita di responsabilità, tutt’altro visto che i due schermitori continuano a rivendicare la loro innocenza".

L’antefatto. Poi il colpo di scena comunicato ieri sera in un intervento dell’avvocato Guidarelli (nella foto con la sua assistita mentre entra in tribunale a Siena) dove comunica che per ben due volte il suo ricorso in Cassazione contro l’ordinanza del gup Grandinetti non è stato inviato. "Come ricorderete l’udienza di discussione è stata posticipata al 4 novembre per la discussione, ragion per cui considerando che la Cassazione si sarebbe dovuta pronunciare entro 60, massimo 90 giorni sul ricorso, i tempi per la decisione prima dell’udienza erano più che maturi avendolo presentato il 10 aprile. La scadenza era il 10 luglio", spiega il legale. "Piccolo dettaglio, il ricorso depositato alla cancelleria Grandinetti, a seguito dei controlli in Cassazione, non è mai stato ricevuto perché mai spedito – afferma – dalla cancelleria del tribunale di Siena. In data primo luglio sono seguite le scuse da parte della cancelleria con l’impegno che sarebbe stato subito e tempestivamente inviato alla Cassazione per la decisione. E nonostante tutte le rassicurazioni in data 29 luglio, dopo l’ennesima verifica fatta dal difensore in Cassazione per avere contezza della fase, con mio sommo stupore ho appreso che nulla era stato inviato. Ho tempestivamente contattato la cancelleria e cosa è emerso? Ricorso mai inviato". Annuncia di aver "fatto un esposto al presidente del tribunale di Siena riservandosi le parti civili di procedere contro chiunque abbia omesso di procedere con gravi danni alle stesse". Guidarelli aggiunge che, essendo arrivati ad agosto, a suo avviso "è molto remota la possibilità, in tempi così stretti, che la Cassazione si pronunci sul ricorso avverso l’ordinanza di accoglimento, molto singolare visto che molti tribunali tra cui Roma l’hanno rigettata quantomeno in primo grado, sull’accesso al programma di giustizia riparativa ex articolo 129 bis cpp". Tecnicamente i tempi ci sono ancora per il pronunciamento prima dell’udienza del 4 novembre. Forse sul filo di lana.

La.Valde.