
Una vicenda delicata quella arrivata ieri davanti al gup Grandinetti
Siena, 11 giugno 2025 – Non le aveva portato rispetto, l’accusa della procura, neppure quando alla donna era stata scoperta una malattia importante. Arrivando al punto di augurarle la morte. Costringendola, incurante di tutto, a sopportare umiliazioni. Ad accettare che lui controllasse il suo telefono perché era geloso. Il 44enne senese, era emerso, aveva problemi con l’alcol. Alzando le mani, addirittura anche nei confronti del figlio che la 40enne senese, assistita dall’avvocato Claudia Bini, aveva avuto da un precedente legame. Una lunga scia di presunti maltrattamenti quelli declinati e argomentati dal pm Serena Menicucci nei confronti dell’uomo, difeso dall’avvocato Tommaso Acuti di Arezzo.
Il pubblico ministero ha chiesto ieri al gup Andrea Grandinetti la condanna a tre anni. Ma al termine di una breve camera di consiglio il giudice ha assolto (con formula dubitativa) l’imputato dal reato di maltrattamenti nei confronti della convivente che sarebbero accaduti fra il 2022 e il settembre scorso, condannandolo invece a sei mesi per le lesioni che avrebbe procurato al figlio ancora minorenne della ormai ex compagna. L’avrebbe spintonato facendogli battere la testa contro il muro, storcendogli un dito mentre il ragazzino tentava di bloccare la sua furia. L’avrebbe colpito anche con la punta di una chiave causandogli un piccolo taglio e dei lividi dietro un orecchio. L’avvocato Acuti, che difende l’imputato, ha già annunciato che farà ricorso in appello contro la condanna per lesioni.