ELENA SACCHELLI
Cronaca

Via Navonella, l’altolà del difensore civico: “Impatto pesante in area di pregio naturale”

Nel mirino la variante urbanistica per consentire la realizzazione di un centro sportivo privato e 20 appartamenti, piscina e parcheggi

L'incontro nel febbraio dello scorso anno all'Arci Nave contro il progetto di via Navonella

L'incontro nel febbraio dello scorso anno all'Arci Nave contro il progetto di via Navonella

Sarzana, 25 giugno 2025 – “Opportuni ulteriori approfondimenti in merito alla caratterizzazione dell’ambito d’influenza territoriale con riferimento agli aspetti ambientali interessati”. Questo il monito lanciato a tutti gli enti interessati da Francesco Cozzi, il difensore civico regionale chiamato a intervenire sulle criticità derivanti dalla variante urbanistica al Prg – approvata dalla maggioranza consigliare, seppur con l’astensione di Forza Italia, il 22 aprile del 2024 – sul progetto presentato da Gi.Emme Immobiliare relativo alla realizzazione di un centro sportivo in via Navonella.

Uno stravolgimento dell’area di pregio naturalistico decisamente troppo impattante, almeno per il comitato cittadino che ha deciso di chiamare in causa il difensore civico per esprimersi sul progetto che dovrebbe estendersi su un’area di 59mila metri quadrati, prevedendo la realizzazione non soltanto di cinque campi da tennis, otto da padel, un campo pratica per il golf e tre putting green oltre a una Club House con centro fitness, bar, aule e spogliatoi, ma anche di un complesso di 20 appartamenti bilocali, con tanto di piscina e parcheggi sia pertinenziali che pubblici. E il difensore civico regionale, espressosi lo scorso 20 maggio su richiesta di Fabrizia Giannini, sembra confermare più d’una perplessità sul progetto che potrebbe interferire con il sito classificato nella Rete Natura 2000 e che deve ancora scontare la procedura di Valutazione ambientale strategica.

“Si ritiene che il progetto debba scontare una preventiva valutazione del clima acustico della zona – scrive il difensore civico - e, in via previsionale, l’impatto acustico delle emissioni ed immissioni acustiche assolute e differenziali derivanti dalle diverse attività operanti nel centro sportivo, circa la conformità con i limiti imposti dal piano di zonizzazione acustica comunale e dalla normativa vigente”. Criticità riscontrate anche per quanto riguarda i canali Gonfiatelli e San Michele. Se infatti la realizzazione di un impianto fognario e la demolizione e ricostruzione del ponte di via San Michele a carico del soggetto attuatore secondo l’amministrazione Ponzanelli sarebbero stati tali da far prevalere l’interesse pubblico il difensore Cozzi sottolinea come, secondo il quadro normativo sulle opere idriche, “vige il divieto assoluto sulle acque pubbliche, loro alvei, sponde e difese di smovimento del terreno e di qualunque opera o fatto che possa alterare lo stato, la forma, le dimensioni, la resistenza e la convenienza all’uso, a cui sono destinati gli argini e manufatti attinenti”. A esprimere soddisfazione è il comitato spontaneo di cittadini che si era mosso per tutelare l’area di via Navonella.

“Auspichiamo che la Regione intervenga – commenta Valter Chiappini - per bloccare questa ennesima speculazione su pregiati comparti di territorio in attesa che l’amministrazione comunale rispetti le promesse fatte in campagna elettorale sullo stop al consumo di suolo e la stesura del nuovo Piano Urbanistico che torni a blindare le parti più pregiate dal punto di vista naturalistico ed ambientale del nostro comprensorio”.