
Presentazione, film e concerto nella cornice dell’anfiteatro romano. Dopo la proiezione di “La seconda vita” di Vito Palmieri. lo spettacolo con Cristina Donà e Lorenzo Esposito Fornasari.
LUNI Grande musica, film, storie di riscatto e inclusione. Sarà speciale la serata di venerdì 27 giugno all’Anfiteatro romano di Luni. A partire dalle 21, a ingresso libero, andrà in scena la presentazione di "Parole liberate La Spezia e Lunigiana 2025", progetto che trasforma in canzoni le poesie dei detenuti. E sarà un doppio appuntamento: un concerto di Cristina Donà e Lorenzo Esposito Fornasari (LEF) e, a seguire, la proiezione di "La seconda vita", film di Vito Palmieri tratto dal romanzo omonimo di Michele Santeramo sul tema del reintegro sociale degli ex detenuti attraverso la giustizia riparativa. Da sempre impegnata in progetti sociali nelle carceri, Cristina Donà è considerata una delle voci più originali della scena musicale italiana che, negli anni, ha contribuito a definire una nuova stagione del rock di matrice mediterranea. LEF è cantante, produttore, compositore e vanta diverse collaborazioni con musicisti di tutto il mondo. Già compagni di palco, i due artisti si esibiranno accompagnati da Laura Bisceglia al violoncello e Alessandro Petrillo alla chitarra. Oltre ad alcuni brani dei rispettivi repertori, eseguiranno anche una versione live della canzone "La vela" composta a quattro mani proprio per il film "La seconda vita" in proiezione dopo il concerto.
L’evento è il secondo dei sei della rassegna "Parole Liberate 2025 La Spezia e Lunigiana", in calendario in provincia e in Lunigiana, e il primo dei tre ospitati nel nostro territorio. I due che seguiranno faranno tappa a Santo Stefano Magra, sabato 5 luglio alle 21 in piazza della Pace, con il "Sonatore di Basso" Gianni Maroccolo e il cantautore Andrea Chimenti; e a Castelnuovo Magra, venerdì 11 luglio alle 21 nell’area verde del centro sociale, all’interno di "Radio Rogna in festa", con il concerto del gruppo spezzino NovoNormale. "Parole Liberate: oltre il muro del carcere" è un progetto musicale, culturale e sociale che nasce con un bando, creato dall’omonima Aps ed emanato dal ministero della Giustizia. Partito nel 2014, propone ai detenuti di scrivere una poesia che diventa canzone grazie al contributo di importanti artisti italiani. Il territorio di La Spezia e Lunigiana aderisce grazie all’impegno dell’omonima Aps di Beverino.
Inizialmente, tutto si concludeva con la proclamazione di un vincitore, la creazione di una canzone e la cerimonia di consegna del premio. Poi arrivò la pandemia che, se da un lato impedì lo svolgimento di alcune edizioni, dall’altro favorì una ridefinizione del progetto arricchendolo con la pubblicazione di un album collettivo, con i brani scritti da tutti i detenuti partecipanti, e la nascita di vari appuntamenti itineranti disseminati per tutta Italia. Obiettivo: far conoscere e portare l’iniziativa a un pubblico più ampio e fuori dalle mura carcerarie. Promotore dell’idea fu il sarzanese Paolo Bedini che la realizzò con la sua etichetta discografica Baracca & Burattini. Nacquero così due album distribuiti da The Orchard (Sony Music) e disponibili sulle principali piattaforme digitali. Uno nel 2022, che vinse il Premio Lunezia e si classificò secondo alle Targhe Tenco. L’altro nel 2024, che si aggiudicò il Cremona Award e il terzo posto alle Targhe Tenco. "Il riconoscimento più sensibile però - sottolinea Bedini - è quello del ministero della Cultura che nel 2022 e 2023 ci ha selezionati tra 600 partecipanti classificandoci al primo posto con il punteggio maggiore nella sezione progetti speciali. Ma al di là dei riconoscimenti, il bello dell’iniziativa è far emergere un messaggio forte di riscatto e inclusione sociale, che dimostra come la musica possa essere un potente strumento di trasformazione personale e collettiva". Le iniziative di Parole Liberate sono supportate, a livello nazionale da ministero della Cultura, Siae, Nuovo Imaie e, per La Spezia e Lunigiana, dalla Fondazione Carispezia.
Alina Lombardo