
Il cartello affisso al Bagno Odessa con l’annuncio della schiusa la nascita di 56 piccole tartarughe marine
Sarzana, 10 settembre 2025 – La pioggia battente di ieri notte non ha interrotto il miracolo della vita. Al Bagno Odessa di Marinella, nella notte tra lunedì e martedì, sono venuti alla luce 56 meravigliosi esemplari di Caretta-Caretta. Non erano ancora le 4 quando il gruppo di volontari della Società naturalistica spezzina, presenti allo stabilimento per un appostamento, hanno assistito a uno spettacolo della natura che resterà per sempre impresso nella loro mente. Il momento dell’attesa schiusa era infatti arrivato e le piccole tartarughine, incuranti del forte temporale in corso, hanno iniziato una ad una a uscire dal proprio guscio, a raggiungere la superficie e a dirigersi verso il mare agitato. “Poco dopo le 3.40 sono nate 56 tartarughine marine – scrive il Parco di Montemarcello Magra Vara in una nota diffusa martedì mattina – Il nido sarà monitorato ’h24’ per altre 72 ore, perché potrebbero ancora emergere nuove piccole vite, soprattutto nelle ore più silenziose e buie, tra il tramonto e l’alba”. Trascorso questo tempo il nido verrà considerato vuoto. “Un grazie di cuore ad Arpal, a Glit e ai volontari della Società naturalistica spezzina, che anche sotto il temporale hanno vegliato sul nido, assicurandosi che le piccole tartarughe prendessero la via del mare in sicurezza”.
A due mesi esatti dalla verifica della presenza del nido di Caretta-Caretta al Bagno Odessa (come certificato da Arpal dalla Capitaneria di Porto e dagli altri enti presenti nello stabilimento lo scorso 9 luglio) 56 piccole tartarughe marine sono nate, tra la gioia e l’emozione dei presenti e di tutta la città. Ma nelle prossime ore, lo spettacolo potrebbe anche riproporsi e altre baby tartarughine potrebbero vedere la luce e ricongiungersi nel mare con le loro sorelle e fratelli più precoci. Un evento straordinario che è stato reso possibile grazie al monitoraggio costante del nido portato avanti dal Gruppo Ligure Tartarughe – Acquario di Genova insieme ad associazioni come l’Ente Parco, Menkab, Delfini del Ponente, Società Naturalistica Spezzina, all’Arpal e all’Università di Genova, oltre alla partecipazione della Guardia Costiera e dei volontari. Proprio la scorsa settimana, in vista dell’avvicinarsi della schiusa, Arpal aveva predisposto al Bagno Odessa un corridoio per facilitare l’ingresso in acqua delle piccole tartarughe marine.