REDAZIONE PRATO

Via Udine, interviene la Prefettura: "Il marciapiede va sgomberato"

La ritorcitura era stata controllata e sanzionata. All’esterno ammassi di ogni genere e occupazione del suolo

Foto archivio di controllo interforze

Foto archivio di controllo interforze

La Prefettura ordina alla ditta di rimuovere l’ammasso di materiale sul marciapiede. Ultimo tassello di una vicenda nata in seguito agli accertamenti della polizia locale di Montemurlo. Mercoledì la Prefettura ha emesso una ordinanza che impone alla ritorcitura di via Udine di ripristinare il marciapiede ingombro di pallet di filato, scarti, macchinari e materiale vario. Inoltre, al titolare è stata comminata una sanzione pecuniaria.

Una situazione che desta preoccupazione sia sotto il profilo della sicurezza per l’occupazione abusiva di spazi pubblici, che per il decoro della strada. L’azienda è da molti mesi oggetto di accertamenti, pressoché quotidiani, sia della polizia locale che dei carabinieri. Alla fine di giugno un controllo interforze, condotto dalla polizia locale con Vigili del fuoco e Arpat, aveva fatto emergere numerose irregolarità nella ditta ed aveva portato al sequestro di un macchinario sprovvisto delle regolari autorizzazioni ambientali. Tra le varie prescrizioni, i vigili del fuoco avevano imposto al titolare anche di adeguare l’impianto elettrico dell’azienda risultato non a norma.

"La situazione della ritorcitura di via Udine è seguita da diverso tempo dalla nostra polizia locale e siamo soddisfatti che – non senza fatica- proprio in virtù dei verbali elevati al titolare e a seguito dei termini del procedimento, la prefettura sia intervenuta con una ordinanza che impone il ripristino dei luoghi. È inaccettabile che un marciapiede, dove passano le persone, sia trasformato in un magazzino a cielo aperto" spiega l’assessore alla polizia municipale, Giuseppe Forastiero. Ora i controlli proseguiranno per verificare che il proprietario ottemperi agli obblighi previsti. "Il controllo dell’area è stato costante- aggiunge la comandante della polizia locale, Enrica Cappelli - ma ci sono le tempistiche di legge da rispettare ed ora è arrivata l’ordinanza".