ANTONIO MANCINELLI
Cronaca

Nella storia del tessile . Addio a Roberto Sarti . Imprenditore illuminato. La qualità come missione

Figlio del fondatore Faliero, ha guidato l’azienda tra i fiori all’occhiello del distretto. Si è spento in ospedale a 83 anni. Lascia la moglie Anna e i cinque figli. Il funerale sarà sabato mattina alla Sacra Famiglia .

Roberto Sarti in una foto scattata anni fa da Nedo Coppini

Roberto Sarti in una foto scattata anni fa da Nedo Coppini

Il distretto pratese perde un altro grande protagonista, imprenditore illuminato di un’azienda, la "Faliero Sarti" che è un’eccellenza nel mondo della moda perché ha fatto dei preziosi foulard, delle stole e delle sciarpe opere d’arte da indossare. Si è spento a 83 anni, dopo una lunga malattia, Roberto Sarti: era ricoverato all’ospedale Santo Stefano dove è morto nella notte tra mercoledì e giovedì. Lascia la moglie Anna e i figli Cinzia, Maurizio, Monica, Gabriele e Federico. Le esequie si terranno domani nella chiesa della Sacra Famiglia.

Nato nel 1942, Roberto Sarti era presidente del consiglio di amministrazione del Lanificio Faliero Sarti & Figli srl, importante e storica azienda del distretto tessile pratese di cui aveva preso le redini assieme al fratello Paolo dal 1985, quando scomparve il padre Faliero, che nel 1949 aveva fondato l’industria che porta il suo nome. Con la scelta di produrre tessuti fantasia ad alta creatività, punto di riferimento per la moda internazionale, spiccò subito lo spirito innovatore dell’impresa di famiglia. Uno spirito che non si è perso nelle generazioni e che, anzi, continua ancora oggi a caratterizzare l’attività dell’impresa. Importanti anche le iniziative di diversificazione all’interno del settore tessile, dalla maglieria agli accessori, questi ultimi – in tempi più recenti e con particolare successo – con la figlia Monica.

Roberto Sarti è stato un imprenditore attento all’innovazione e alle evoluzioni del mondo della moda. L’azienda ha mantenuto al proprio interno, diversamente da quanto avvenuto generalmente nel modello pratese, fasi produttive che le consentono di avere un forte controllo diretto dei processi. Sarti ha fatto parte, a titolo personale o come azienda, di alcune delle più importanti realtà associative pratesi, dall’Unione Industriale (oggi Confindustria Toscana Nord) che gli conferì nel 2012, in occasione del proprio centenario, un riconoscimento come socio storico, a Pratofutura al Rotary Club Prato.

Con tenacia e passione Roberto Sarti ha mantenuto intatto il respiro artigiano dentro catene produttive più rapide, resistendo all’omologazione del modello locale. Ha sostenuto i figli che hanno deciso di continuare il business di famiglia, fino alla trasformazione, da parte della figlia Monica, dell’azienda da affidabile industria tessile in griffe di tendenza grazie a collezioni di sciarpe e accessori pensati per renderli riferimenti culturali, sia per il proprio marchio, sia per brand internazionali: da Armani a Donna Karan, da Trussardi a Westwood.

L’ultima apparizione in pubblico di Roberto Sarti è stata quando – già malato – è apparso al Museo al Tessuto di Prato per una linea di foulard e borse stampate con i disegni del grande stilista Walter Albini. Ricordò, in quell’occasione, il suo rapporto con lo stilista a cui era legato da una profonda e lunga amicizia. "Il sogno di mio padre è sempre stato quello di crescere diventando un gruppo internazionale, pur rimanendo italiano", le parole della figlia Monica. È lei che ha iniziato a collaborare con grandi illustratori e a catturare ispirazioni grazie a contributi come quello della New York Public Library per le stampe dell’autunno-inverno ’24/’25.

Oggi Oggi Faliero Sarti è un marchio globale: i foulard e gli scialli lavorati nel lanificio di Campi Bisenzio sono distribuiti in oltre 1.200 punti vendita nel mondo e in cinque boutique monomarca, e l’azienda realizza ormai il 75% del suo fatturato all’estero, in particolare in Francia, Germania e Stati Uniti, con una crescita sensibile in Giappone. Un prestigio confermato dalle istituzioni: la presidente del Museo del Tessuto di Prato, Fabia Romagnoli, ha ricordato che Faliero Sarti è "conosciuta nel mondo per la creazione di sciarpe straordinarie, simbolo di ricerca estetica, bellezza e qualità senza tempo". Ctn e il mondo imprenditoriale pratese esprimono profondo cordoglio per la scomparsa dell’industriale.

Maristella CarboninAntonio Mancinelli