
Renzo Giannini con Michela Sottosanti e gli amici - colleghi Stefano Nardi ed Ettore Pacini Quante serate
La notizia, la brutta notizia è arrivata nel cuore della notte e ha lasciato sgomenti tutti. Renzo Giannini, più conosciuto come Renzo DJ se n’è andato a poco più di sessant’anni. Un malore fatale, improvviso, nella sua casa di Iolo. Con ogni probabilità la salma sarà esposta alla Misericordia da domani pomeriggio, il funerale non è ancora stato fissato, ma non sarà prima di lunedì. Il mitico Renzo Dj ci ha lasciati troppo presto, creando davvero un velo di profonda tristezza in tutte le persone che l’hanno conosciuto. Ma anche in chi, pur non conoscendolo personalmente, per anni ha ballato in compagnia della sua musica oppure ha ascoltato le sue "cassette", che venivano vendute nei tanti negozi di dischi del centro storico.
La parola "mito" spesso viene usata a sproposito. Ma nel caso di Renzo Dj forse è davvero la parola più giusta per definire un grande professionista della musica che ha rappresentato gli anni Ottanta e in parte Novanta, quegli anni di cui la Generazione X prova oggi molta nostalgia. A poche ore dalla brutta notizia, la città non ha mancato di manifestare un’ondata di affetto e di commozione, come si addice alle persone a cui si vuole bene e che fanno parte della nostra vita. Proprio così, Renzo Dj è stato un "compagno d’avventura" per generazioni di pratesi che hanno frequentato le discoteche della città negli anni migliori. Quando le discoteche erano ancora un luogo di aggregazione, quando la musica, la buona musica, rendeva più piacevoli le nostre serate. Per molti pratesi, quelli sono stati "i migliori anni della nostra vita". E Renzo Giannini ne è stato indiscusso protagonista. Un punto di riferimento per chi voleva vivere di musica e seguire le sue orme.
Per Renzo la musica è stata la vera grande passione, che lo ha accompagnato fino agli ultimi giorni. Lo Zero 6 e il Pacha sono stati "casa sua". Ma Renzo non era sono un appassionato intenditore di musica (in tutte le sue forme). Era anche un grande tecnico che riusciva in imprese impossibili, mixando, tagliando e assemblando. Una virtù che lo portò a partecipare ad una puntata di "Scommettiamo che…" in tv. Tristezza, malinconia, affetto sono gli stati d’animo che hanno attraversato la città al suo risveglio ieri mattina. Un’ondata di belle parole e di ricordi ha riempito centinaia di profili Facebook, sottolineando non solo la sua conoscenza musicale, ma anche la sua rara umanità, la sua capacità di innovare, di guardare il futuro. Renzo Giannini era una gran bella persona: gentile, generosa, affabile, con la grande dote dell’ironia. Frequentarlo voleva dire vivere un piacere come poche volte capita nella vita. E oggi quelle "cassette" con la musica del momento che avevano un semplice numero progressivo, assumono anche un altro valore. Lì dentro c’era tutto il mondo di Renzo, il suo grande amore per la musica che non l’ha mai abbandonato.
Dopo un lungo periodo trascorso ad Ibiza, Renzo era tornato da anni nella nostra città. Chi ha oggi cinquanta/sessant’anni non può non avere un ricordo personale che lo leghi ad un personaggio che ormai fa parte della storia della nostra città. A partire dall’ex primo cittadino Matteo Biffoni. Per anni sotto i riflettori delle discoteche più famose, Renzo Dj se n’è andato in silenzio perché Renzo era anche questo; all’occorrenza, una persona schiva e riservata capace di rendere più piacevoli le serate per chi aveva la fortuna di conoscerlo, come il sottoscritto. Ci mancherai caro Renzo.