REDAZIONE PRATO

"Verso il futuro unitariamente". Con coraggio e con orgoglio

Il confronto cittadino, l’intervento di Luca Giusti, presidente di Confartigianato Imprese Prato "Non siamo mai stati ad aspettare, ma abbiamo anticipato i tempi. Ritroviamo questo spirito" .

Luca Giusti

Luca Giusti

Prato vive oggi una fase delicata. La città attraversa un vuoto istituzionale che non può essere ignorato e che impone a tutti una riflessione profonda. Le difficoltà che hanno investito la città non conoscono confini di schieramento politico: sono problemi bipartisan, che interpellano l’intera classe dirigente, chiamata a riannodare un rapporto di fiducia con i cittadini e con il mondo produttivo.

Non si tratta soltanto di responsabilità dei partiti o delle istituzioni: questo vuoto riguarda anche noi, le associazion. Oggi dobbiamo domandarci se sempre siamo riuscite a interpretare fino in fondo i bisogni, le paure e le aspirazioni di chi rappresentiamo. Un po’ di autocritica è necessaria: talvolta ci siamo adagiati, abbiamo dato per scontata la forza del nostro tessuto produttivo, pensando che la resilienza fosse un dono eterno, e non invece una conquista quotidiana da rinnovare.

Se c’è qualcosa che ha sempre reso unica Prato, non è mai stata una singola scelta, politica economica o amministrativa. Ciò che ha sempre caratterizzato Prato è il suo mito: non quello del passato, ma quello del futuro.

Altre città celebrano con nostalgia ciò che furono. Noi no. Noi abbiamo sempre coltivato la convinzione che il meglio dovesse ancora arrivare con coraggio, visione e spirito collettivo. Oggi, però, sento crescere la tentazione opposta: guardarsi indietro, rimpiangere il tempo che fu, accontentarsi di raccontare ciò che eravamo. Ma non è questo lo spirito di Prato. Non lo è mai stato. Se vogliamo vincere la sfida che abbiamo davanti, dobbiamo continuare a coltivare il mito del futuro, senza paura di rimetterci in discussione, senza difenderci dietro vecchie abitudini, senza lasciare che la rassegnazione spenga la nostra energia. E allora l’appello che mi sento di lanciare dalle pagine del giornale è semplice e al tempo stesso impegnativo: serve un nuovo atto di coraggio. Lo devono fare le imprese, che da sempre sono il cuore pulsante di questa città. Lo devono fare le associazioni, rimettendosi davvero al servizio della comunità e tornando ad essere motore di coesione. Lo deve fare la politica, riscoprendo la responsabilità di costruire e non solo di amministrare il presente.

Prato ha tutto per riuscirci. Ha il talento della sua gente, ha la forza di una comunità che nei momenti più duri non si è mai arresa. Ma ora non basta sopravvivere: dobbiamo avere fame di futuro. Dobbiamo prendercelo con entusiasmo, con fiducia e con la sana sfrontatezza di chi crede che il domani possa essere migliore del presente. È questo il tempo in cui dobbiamo smettere di attendere che qualcuno ci indichi la strada: dobbiamo tornare ad aprirla noi. È questo il momento di ritrovare l’orgoglio pratese. Non lasciamo che il presente ci schiacci. Non cediamo alla nostalgia. Facciamoci di nuovo avanguardia. Facciamolo come lo abbiamo sempre fatto: insieme, unitariamente. Perché Prato non è mai stata una città che si è guardata alle spalle. È sempre stata una città che ha corso davanti agli altri. E solo tornando a correre, con passione e unità, potremo davvero scrivere un futuro che sia all’altezza del nostro nome e della nostra storia.

Luca GiustiPresidente ConfartigianatoImprese Prato