
La rimozione è stata completata sotto il controllo di una squadra costituita da polizia forestale, carabinieri e unità ambientale della polizia municipale di Prato
Comuni Medicei (Prato), 14 maggio 2025 – Un’intera collina fatta di strati sedimentati di scarti tessili e di rifiuti che era spuntata nel tempo, al confine tra Tavola e Seano, è stata rimossa su ordine della procura della Repubblica di Prato. L’attività di rimozione dell’enorme cumulo di 170 tonnellate di immondizia e di ripristino del terreno è durata diversi mesi. A finire sotto processo per la maxi discarica abusiva è stato un 63enne ritenuto responsabile dello smaltimento illegale, situato in un terreno vicino all’Ombrone e al torrente Filimortula. E’ stata ultimata nei giorni scorsi, quindi, l’eliminazione dei rifiuti accumulati nel deposito abusivo nella zona industriale di Seano.
Nella discarica erano state accumulate nel tempo le 170 tonnellate di residui, che avevano creato una collinetta alta tre metri, costituita anche da rifiuti speciali e pericolosi tra i quali scarti edili, ingombranti, Raee, bombole di gas, scarti tessili, oli esausti e vernici.
Sono state necessarie molte settimane per concludere l’operazione di rimozione, dunque. Nel frattempo l’area era stata sequestrata. Una volta sgomberato e ripulito il terreno e attesi gli esiti delle analisi effettuate da Arpat che hanno dato risultato positivo – senza conseguenze nocive per l’ambiante – la zona è stata dissequestrata.
Ma ora la collina di rifiuti abbandonati, salita fino a un’altezza di tre metri su un appezzamento di circa 500 metri quadrati come base, è stata eliminata e il terreno bonificato. Terreno che si trova in via Brugnani al confine tra Prato e Carmignano e a ridosso da una parte dell’Ombrone e dall’altra del torrente Filimortula, è stato restituito alla collettività dopo un lungo periodo di sequestro. Lo ha comunicato il procuratore di Prato, Luca Tescaroli.
La rimozione è stata completata in questi giorni sotto il controllo di una squadra interforze, costituita da uomini del nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale, dei carabinieri e dell’unità operativa di polizia ambientale della municipale di Prato che hanno dato seguito all’ordinanza di rimozione rifiuti emessa dal Comune di Prato su richiesta della procura e indirizzata a un cittadino indiano di 63 anni, attualmente imputato in quanto ritenuto responsabile dell’enorme accumulo illegale di rifiuti.
Elena Duranti