
La comandante della polizia municipale di Montemurlo, Enrica Cappelli
Montemurlo (Prato), 26 luglio 2025 – Le indagini sono andate avanti per diversi mesi ma alla fine la polizia municipale di Montemurlo è riuscita a risalire ai responsabili di uno scarico abusivo di rifiuti in via Scarpettini in prossimità del vivaio “Innocenti e Mangoni”. Si tratta di scarti tessili provenienti da alcune ditte situate in comuni limitrofi.
Fondamentali, per arrivare a identificare i responsabili, le immagini del sistema di videosorveglianza comunale e di alcune aziende della zona. Gli agenti nel mese di gennaio 2025 avevano accertato, presso la rotatoria che si trova in corrispondenza del Vivaio Innocenti, un abbandono consistente di rifiuti. Insieme agli ispettori ambientali, gli agenti del Comando di via Toscanini avevano controllato i sacchi neri contenenti i rifiuti che risultavano del tipo scarti tessili. Dopo alcuni riscontri, gli agenti avevano riscontato la presenza di alcuni articoli provenienti da più ditte tessili. Le indagini sono proseguite andando ad analizzare anche le immagini di videosorveglianza di un'azienda prossima al luogo dello scarico abusivo.
La municipale è riuscita quindi a risalire ai vari titolari delle aziende coinvolte, ricostruendo così la catena di produzione dei rifiuti. Una di queste attività ha sede in un Comune limitrofo a Montemurlo e il titolare non si è presentato all'invito, formalizzato dalla polizia municipale, a presentarsi al Comando di via Toscani per riferire sul presunto abbandono. A questo punto, quindi, con la collaborazione della Polizia provinciale di Prato, la municipale ha effettuato un controllo direttamente nella ditta, dove sono state riscontrate alcune difformità e incongruenze sulla quantità di rifiuti smaltiti e su quelli prodotti.
Gli agenti hanno informato la Procura (a inizio luglio) dello smaltimento irregolare dei rifiuti, riconducibili per tipologia a quelli rinvenuti presso il Vivaio.
"Le indagini della nostra polizia municipale sono fondamentali per risalire ai responsabili degli scarichi abusivi di rifiuti sul territorio – spiega il sindaco Simone Calamai – Gli accertamenti possono durare anche diversi mesi, come in questo caso, ma consentono di non far ricadere i costi dello smaltimento sui cittadini onesti che pagano regolarmente la Tari. Montemurlo non è terra di illegalità e i controlli della nostra polizia municipale, delle altre forze dell’ordine sono costanti e puntuali. Anche i cittadini con le loro segnalazioni possono davvero fare la differenza per stroncare questo fenomeno che danneggia l’ambiente e l’economia sana e legale”.
Sono tante le azioni portate avanti dalla polizia municipale di Montemurlo in collaborazione con le varie forze dell’ordine nell’ambito del Gruppo di lavoro per la legalità nelle attività produttive, attivato in prefettura lo scorso 2 aprile. Negli ultimi mesi la polizia locale di Montemurlo ha promosso tre interventi interforze che hanno dato esito positivo, mettendo in luce numerose irregolarità.
Il primo controllo si è svolto a fine aprile in via Fiume presso un'azienda di trasporto internazionale di tessuti. I Vigili del fuoco hanno rilevato e contestato un carico eccessivo di merci e proceduto con il sequestro dell'immobile. In via Bisenzio a metà maggio i controlli interforze si sono concentrati su una una stireria condotta da cittadini cinesi. All'interno sono stati trovati lavoratori senza regolare permesso di soggiorno e alcuni abusi edilizi riferibili all'attività produttiva presente in precedenza. Infine, in via Lavagnini il 21 maggio scorso l’attività di verifica si è occupata di una confezione e di una ditta di plissettatura. Anche in questo caso all'interno sono stati trovati lavoratori irregolari sul territorio italiano; l’attività è stata sospesa a seguito di controlli della Asl e Ispettorato del lavoro. All’interno dell’immobile sono stati rilevati anche alcuni abusi edilizi. L’ultimo dei controlli congiunti effettuati dalla polizia municipale di Montemurlo è dello scorso 26 giugno in un'attività di ritorcitura in via Udine a seguito del quale gli agenti riscontravano la presenza di un macchinario non a norma (privo di autorizzazioni ambientali) sottoposto a sequestro insieme ad Arpat. I vigili del fuoco hanno anche rilevato anche ulteriori violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro.
"Nonostante il comando della polizia municipale di via Toscanini sia dotato di un numero limitato di operatori (rispetto ad altri comandi vicini) le attività di controllo del territorio sono costanti e spesso la polizia locale è promotrice di interventi e accertamenti congiunti con altre forze ed enti – Carabinieri, Arpat, Polizia Provinciale, Asl, Ispettorato del lavoro – al fine di effettuare sopralluoghi risolutivi delle varie problematiche esistenti (ambientali, edilizie, tutela dei lavoratori)”, conclude la comandante della polizia municipale di Montemurlo, Enrica Cappelli.