GIOVANNI FIORENTINO
Cronaca

A caccia dei furbetti dei rifiuti. Alia, ispettori al lavoro nelle strade

Ecco come si svolgono i controlli sul ’porta a porta’. La raccolta dell’indifferenziato è l’elemento critico

Ecco come si svolgono i controlli sul ’porta a porta’. La raccolta dell’indifferenziato è l’elemento critico

Ecco come si svolgono i controlli sul ’porta a porta’. La raccolta dell’indifferenziato è l’elemento critico

In termini di raccolta differenziata, Prato si conferma fra i Comuni più virtuosi della Toscana (soprattutto per quanto concerne i capoluoghi di provincia) raggiungendo il 70,6%. Dati positivi, quelli registrati da Alia, che potrebbero in teoria crescere ulteriormente abbassando ancora di più le percentuali di "frazione estranea", ossia quei materiali che vengono erroneamente conferiti insieme ai rifiuti che potrebbero essere riciclati. Questa, se non altro, è la sensazione che si ha anche sulla base dell’attività degli ispettori ambientali, attivi anche sul territorio pratese. Compito degli ispettori è quello di controllare il corretto conferimento dei rifiuti da parte dell’utenza (e di sanzionare eventuali errori).

Armati di temperino per tagliare i sacchi dell’immondizia e smartphone per certificare eventuali anomalie, procedono al controllo per assicurarsi che ogni sacco posto al di fuori di condomini e abitazioni in attesa di essere raccolto contenga in effetti la tipologia di rifiuto prevista.

Due di loro lo scorso mercoledì erano al lavoro in via Bologna. Quel giorno ad esempio il turno dell’indifferenziato: logico aspettarsi conferiti nei sacchetti lasciati al di fuori degli immobili tutti quei prodotti che non rientrano nella tipologia di vetro, lattine, cartone ed organico, ad esempio.

Su quaranta sacchi di indifferenziato controllati sino alla tarda mattinata in quella zona, tutti e quaranta presentavano errori nella tipologia di rifiuto conferito.

Assieme allo "scarto indifferenziato", figuravano in certi casi lattine di birra, bottigliette di vetro e persino avanzi di cibo. "C’è maggiore consapevolezza per quanto riguarda la carta ed il cartone – hanno spiegato i due ispettori, lanciando un appello indiretto all’utenza – il problema principale del cosiddetto "indifferenziato" si verifica soprattutto quando viene "contaminato" dall’organico, rischiando di fatto il processo di differenziazione e recupero".

Errori che non vengono riscontrati con la medesima frequenza in altre tipologie di conferimento, e che potrebbero essere dovuti anche alla varietà degli scarti da conferire che in più casi indurrebbero in errore l’utente più distratto o superficiale.

Ed è qui che scatta la sanzione amministrativa, dopo le indagini: per Prato, la mancata differenziazione può costare all’utente una multa di 130 euro, mentre errori nel conferimento possono portare ad una contravvenzione da 70 euro.

Gli ispettori, dopo aver accertato eventuali criticità, acquisiscono indizi utili all’identificazione dell’utenza. Ed una volta individuato il trasgressore, possono procedere all’irrogazione della sanzione.

Le ultime statistiche fornite da Alia dimostrano ad ogni modo un miglioramento costante dei comportamenti individuali e delle buone pratiche, anche sotto il profilo della sanzione estranea. Il dato più positivo è stato registrato nella raccolta dell’organico considerando percentuale pari all’1,7% di frazione estranea relativa al 2024 (in calo di quattro punti percentuali rispetto al 2023).

Bene anche la raccolta di carta e cartone la percentuale di frazione estranea registrata è stata dell’1,3%. Migliora anche il dato relativo a plastica, metalli, Tetrapak e polistirolo, che cala di mezzo punto (attestandosi al 22,2%). Ma ci sono a quanto pare le premesse per migliorare ulteriormente questi numeri.

Giovanni Fiorentino