
L'affresco del Vasari col particolare della scritta 'Cerca Trova'
Firenze, 29 giugno 2025 – Oggi in Toscana è un giorno dal caldo rovente e dalle spiagge affollate. Ma in questo stesso giorno, del 1440, la terra della piana a est di Anghiari era calda, oltre che del sole estivo, anche del sangue che venne versato. Oggi è l’anniversario infatti di una delle battaglie più famose del XV secolo in Italia, importante perché segnò un punto di svolta per la Toscana negli equilibri politici dell'Italia rinascimentale. La vittoria della Repubblica Fiorentina contro il Ducato di Milano influenzò i confini territoriali e consolidò il potere di Firenze nella regione. Tuttavia questa battaglia è famosa anche per un altro motivo: l’essere stata ritratta da Leonardo da Vinci in un famoso affresco incompiuto su cui aleggia il mistero. Lodata dai contemporanei e copiata da un’intera generazione di artisti, avrebbe dovuto decorare una parete della grande aula di Palazzo Vecchio che all’epoca ospitava le riunioni del Consiglio Maggiore della Repubblica di Firenze, oggi conosciuta come Salone dei Cinquecento. Leonardo ricevette l’incarico dalla Signoria di Firenze, retta dal Gonfaloniere Pier Soderini, nel 1503. Per molti mesi studiò come rappresentare quella battaglia vinta dai fiorentini contro i milanesi nel 1440, realizzando diversi disegni e uno o più cartoni preparatori. Nel frattempo la Signoria aveva incaricato Michelangelo Buonarroti di rappresentare nella stessa sala una seconda battaglia, vinta dai fiorentini contro i pisani a Cascina nel 1364. Nel 1505 Leonardo cominciò finalmente a dipingere sulla parete della sala la scena della Battaglia di Anghiari nota come Lotta per lo stendardo, ma il lavoro fu presto interrotto perché, a causa di un difetto della tecnica sperimentale da lui utilizzata, la pittura non si asciugava. Il maestro abbandonò l’impresa, per trasferirsi a Milano al servizio di Charles d’Amboise e i resti della sua pittura non finita andarono perduti nelle successive trasformazioni della sala. Le repliche antiche dell’opera, tratte dal suo cartone preparatorio o dal lacerto di pittura, e le altre testimonianze che ne hanno tramandato la memoria, tra mito e storia, hanno sempre suscitato grande interesse, per la straordinaria potenza espressiva del modo nuovo e originale di concepire la rappresentazione di una battaglia di cui Leonardo diede prova in quel suo capolavoro incompiuto. E la scritta “Cerca Trova“ dipinta su di uno stendardo nell’affresco di Giorgio Vasari nel Salone dei Cinquecento, è stata interpretata da alcuni ricercatori come un’esortazione a “cercare e trovare” sotto di esso proprio ‘La battaglia di Anghiari’ del genio di Vinci.