
Stefano Collicelli Cagol, direttore del Centro Pecci,. è. tra i cento volti influenti nel sistema dell’arte italiano nella selezione de Il Giornale dell’Arte
Nell’olimpo dei "cento" volti più influenti nel sistema dell’arte italiano nel 2025 c’è anche Stefano Collicelli Cagol, direttore dal 2022 del Centro Pecci. A stilare la selezione, la "Power 100" attesa dagli addetti ai lavori, è Il Giornale dell’arte, organo di riferimento per l’informazione nel campo artistico. "La Power 100 riunisce le 100 figure italiane più influenti nel sistema dell’arte contemporanea di oggi – spiega il Giornale dell’arte – Un ritratto collettivo, soggettivo e ragionato di chi nell’ultimo anno ha inciso concretamente nel campo dell’arte".
"Mi ha fatto piacere scoprire il mio nome tra i cento volti – commenta Collicelli Cagol – Un risultato che è in continuità con quello che il Centro Pecci ha cercato di essere a livello nazionale ed internazionale: una istituzione di riferimento con proposta multidisciplinare offerta con eventi, come la mostra di Louis Fratino che ha riscosso successo di pubblico ed eco internazionale con un profilo dell’artista anche sul Financial Times".
Sono tanti i format sviluppati dal direttore che hanno incontrato il favore del pubblico, come "Centro Pecci night con le aperture dalle 19 alle 24 con performance di Kinkaleri, NUB Project Space e OOH-sounds (dal 19 settembre). Ciò permette di valorizzare realtà territoriali. Poi abbiamo Centro Pecci Books e Centro Pecci Dispacci".
Una buona notizia quella dell’inserimento del direttore Collicelli Cagol nei 100 volti dell’arte contemporanea che fa piacere anche perché restituisce un racconto positivo della città nel campo della cultura. "Mi fa piacere che anche a livello regionale – conclude – ci siano altri colleghi nella selezione: ciò disegna un bel racconto della Toscana".
Nella scheda a lui dedicata si ricorda che nel 2013 ha curato il progetto di Chiara Fumai, vincitrice del Premio Furia, alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia mentre nel 2014 ha conseguito il dottorato al Royal College of Art di Londra. Dal 2015 al 2017 ha lavorato al Trondheim Kunstmuseum (Norvegia) e dal 2018 al 2020 è stato curatore de La Quadriennale di Roma. Collicelli Cagol ha insegnato Exhibition and Display nel Master di ll livello Design for Arts al Politecnico di Torino. E’ curatore del museo By Art Matters a Hangzhou, in Cina, diretto da Francesco Bonami dove fino al 12 ottobre c’è la mostra 360: Why We Paint? curata da Collicelli Cagol con Sun Man.
Sara Bessi