MARCO MAGI
Cronaca

Paladino e Conte a Lerici. Poesia e pittura a dialogo sui miti della letteratura

Nelle stanze del castello questa sera il vernissage della mostra ’Ut Pictura Poesis’. In esposizione tavole, incisioni e traduzioni di capolavori. Sullo sfondo di un’amicizia.

Lucilla Del Santo, curatrice della mostra ’Ut Pictura Poesis’ insieme all’assessore lericino. alla cultura Lisa Saisi

Lucilla Del Santo, curatrice della mostra ’Ut Pictura Poesis’ insieme all’assessore lericino. alla cultura Lisa Saisi

‘Ut Pictura Poesis’, ovvero ‘come in pittura, così in poesia’, citando Orazio. Con vernissage oggi alle 18.30, fino al 10 ottobre, il Castello di Lerici ospiterà una mostra preziosa con esposte alcune fra le più celebri ‘reinterpretazioni’ del maestro Domenico Paladino di opere letterarie caposaldo di tutta la letteratura mondiale, ‘a dialogo’ con i componimenti di Giuseppe Conte, icona poetica del secondo Novecento. "C’è un valore quanto mai attuale nell’asserzione di Orazio che attraversa i secoli e giunge alla modernità – spiega la curatrice della mostra Lucilla Del Santo –, e che ancora può indicarci nuove strade, spunti e prospettive inesplorate di contaminazione: non solo per un consolidato reciproco arricchimento, ma anche per agevolare la fruizione di più linguaggi artistici. È una relazione biunivoca, quella tra letteratura, poesia e arte, che di frequente, come nel Libro d’Artista, ha dato vita a opere ed esperienze straordinarie: parole e immagini a dialogo, per approdare a una visione totale della cultura".

La mostra nasce dalla volontà di festeggiare, non a caso nel Golfo dei Poeti, un compleanno importante: i ‘secondi 40 anni’ di Giuseppe Conte, che si concretizza celebrando un legame particolare e una collaborazione decennale. Nelle sale del castello si potranno ammirare i Libri d’Artista che ne sono scaturiti; 105 tavole originali del Don Chisciotte (incisioni, acqueforti, acquetinte, disegni al tratto, tecniche miste) e 47 tavole originali de ‘I canti dell’Innocenza e dell’Esperienza’ di Palladino a dialogo con i componimenti di Conte e le sue personali traduzioni delle poesie di William Blake. "Ma anche ricordi personali e reciproci, che hanno accompagnato questo comune sentire, oltre che quello che definisco un meraviglioso poema d’amore di Conte: ‘Non finirò di scrivere sul mare’". Una mostra di valore internazionale per i contenuti e i messaggi universali che si vogliono esprimere. "I visitatori faranno un viaggio intenso ed emozionante nella ‘magia’ di un’amicizia, quella fra Giuseppe e Mimmo – conclude Del Santo – che negli anni ha dato vita a nuove riletture di capolavori della letteratura mondiale, rendendo quanto mai attuale il concetto Ut Pictura Poesis. La volontà di interazione fra le arti, che ci viene dal passato, è una chiave che le varie forme espressive hanno per esplorare e ri-immaginarsi".

Marco Magi