MARCO CORSI
Cronaca

Il cerchio di Staccioli. Un’opera che divide

Da qualche giorno c’è una nuova presenza che cattura lo sguardo sul lungarno sangiovannese: si tratta de "Il Cerchio Imperfetto",...

L’installazione dell’opera di Staccioli è avvenuta nella rotatoria del Ponte Ipazia, uno dei nodi viari più strategici del centro urbano

L’installazione dell’opera di Staccioli è avvenuta nella rotatoria del Ponte Ipazia, uno dei nodi viari più strategici del centro urbano

Da qualche giorno c’è una nuova presenza che cattura lo sguardo sul lungarno sangiovannese: si tratta de "Il Cerchio Imperfetto", imponente scultura in acciaio corten firmata dal celebre artista Mauro Staccioli, tra i protagonisti dell’arte ambientale italiana del secondo Novecento. Una collocazione che non è passata inosservata e che ha acceso immediatamente il dibattito tra cittadini, ammiratori dell’arte contemporanea e scettici. L’opera, realizzata nel 2008 e fino a pochi mesi fa esposta nel giardino dell’Università Bocconi di Milano, è stata trasferita a San Giovanni grazie a un’operazione di sponsorizzazione pubblico-privata che ha coinvolto l’amministrazione comunale, l’associazione Archivio Mauro Staccioli, i proprietari della scultura Marco Niccoli e Andrea Alibrandi, e la società che fa capo a Dario Cecchini. Il "macellaio poeta" ha recentemente inaugurato un’attività proprio a pochi passi dalla nuova sede dell’opera. L’installazione è avvenuta nella rotatoria del Ponte Ipazia, uno dei nodi viari più strategici del centro urbano. Sui social, come spesso accade quando si parla di arte contemporanea, si sono già registrate posizioni contrastanti. C’è chi esprime entusiasmo per un’operazione di respiro culturale e chi, al contrario, contesta l’estetica o l’opportunità della collocazione. Un confronto legittimo, che conferma una verità essenziale: "Il Cerchio Imperfetto" non lascia indifferenti. Quel che è certo è che San Giovanni ospita oggi una delle opere di uno dei maggiori scultori italiani del secondo Novecento, protagonista di installazioni permanenti in città come Seoul, Roma, Berlino, Volterra, Bruxelles. Un nome, quello di Mauro Staccioli, che merita di essere ricordato e valorizzato, soprattutto nel momento in cui la sua arte torna a farsi spazio nella quotidianità urbana.