REDAZIONE PRATO

L’intervento dell’ex sindaco di Prato. Roberto Cenni e i civici per Tomasi: "Unire le forze per ridare futuro"

Il primo amministratore di centrodestra della città tessile invita a fare fronte comune richiamando all’unità dei movimenti nati tra le gente. "Si può riaccendere l’entusiasmo e rompere l’immobilismo del sistema" .

Il primo amministratore di centrodestra della città tessile invita a fare fronte comune richiamando all’unità dei movimenti nati tra le gente. "Si può riaccendere l’entusiasmo e rompere l’immobilismo del sistema" .

Il primo amministratore di centrodestra della città tessile invita a fare fronte comune richiamando all’unità dei movimenti nati tra le gente. "Si può riaccendere l’entusiasmo e rompere l’immobilismo del sistema" .

L’ufficializzazione della candidatura alla presidenza della regione Toscana di Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia, per il centrodestra e della lista civica "E’ ora!" con i primi candidati Sabrina Tabani, Chiara Guazzini e Marco Ciani, è avvenuta davanti ad una platea dove non sono passati inosservati volti noti. Come quello di Roberto Cenni, ex sindaco di Prato il primo civico che ha interrotto con i suoi cinque anni di mandato il monopolio del centrosinistra. Al suo fianco Mario Daneri, candidato sindaco a Prato nel 2024 a capo della lista ’Prato Merita’.

Con il bagaglio della sua esperienza, Cenni ha preso la parola per sottolineare l’importanza delle liste civiche a sostegno di Tomasi. Il suo auspicio è che "si possa arrivare all’integrazione dei movimenti civici al più presto a partire da E’ ora!, vista la la ristrettezza dei tempi e la vicinanza con la data elettorale (12 e 13 ottobre). Ciò che conta è che queste liste civiche una volta per tutte riescano a fare una base comune non tanto per essere competitive rispetto ai partiti, ma per il fatto che questo sistema purtroppo ha tolto i sogni e la visione di una regione che possa vivere il futuro. L’attuale sistema politico ha annebbiato tanti giovani e molta gente che non va a votare a fronte di un sistema che ha incancrenito i meccanismi pur di mantenere se stesso al potere. Le liste civiche potrebbero avere la possibilità di riaccendere l’entusiasmo come è successo in comuni in cui il sistema è caduto, tipo a a Pistoia, a Poggio a Caiano e anche a Prato. Situazioni che hanno innescato un barlume di speranza: conosciamo i problemi, ma è necessario guardare con un occhio a queste problematiche per risolverle e con l’altro guardare ad una Toscana diversa". Tomasi, da parte sua, si fa "garante della coalizione" che lo ha ufficializzato come candidato unitario del centrodestra assicurando di "mantenere parità per chi ve ne fa parte nella sintesi di programma".

Una campagna elettorale che per Tomasi è iniziata di fatto da lunedì e prende le mosse da Poggio a Caiano, comune che dal 2023 è guidato da una giunta di centrodestra con sindaco civico, Riccardo Palandri. Quest’ultimo ha lanciato un appello a Tomasi: "Se diventi governatore, fa in modo di esserlo di tutti comuni. Qui non è mai venuto nessuno dalla Regione, mentre gli altri sono stati visitati quando ci sono stati problemi. Perché questa discriminazione verso i poggesi?". Appello recepito ampiamente da Tomasi, orgoglioso di arrivare a correre per governatore con il bagaglio di sindaco per 8 anni: "Solo chi lo ha fatto sa che cosa vuol dire la responsabilità", incalza con una stoccata ad Eugenio Giani, candidato per il centrosinistra. Sul caso Prato commissariato dopo le dimissioni della sindaca Ilaria Bugetti, Tomasi fa una riflessione: "C’è grande fermento segno che c’è forza per reagire ad una situazione critica: senza essere giustizialisti, la grande questione morale è come si tengono i rapporti tra pubblico e privato, devono essere trasparenti. In ogni caso deve prevalere sempre l’interesse pubblico".

Sara Bessi