
Il telefono fisso e mobile è oggi indispensabile anche per la popolazione anziana e i residenti della valle del Rio Allese sono esasperati per la mancata raggiungibilità del servizio e per altre problematiche che vivono da tempo
Si sentono "abitanti della terra di nessuno" coloro che hanno casa nella valle che si estende sotto Montecuccoli, attraversata dal rio Allese, e hanno preso carta e penna per mandare una lettera aperta al sindaco Bongiorno, dopo le sue dichiarazioni in cui si diceva soddisfatto del completamento della posa della fibra ottica in molte frazioni del suo Comune. "Buongiorno sindaco – scrive Alessandro Brogi a nome proprio e dei vicini della valle del rio Allese - le scriviamo per avere una gentile risposta ad un dubbio, che ci attanaglia da mesi: ma noi abitanti della valle del rio Allese, in che Comune viviamo? A cosa sono serviti gli oneri di urbanizzazione che abbiamo versato alle casse del Comune? Leggiamo spesso di interessanti iniziative, volte a valorizzare le aree rurali, della Vallata. Non ultima la Bul (Banda Ultra Larga), realizzata grazie a fondi stanziati anche per le area agricole e per lo sviluppo rurale, dove viviamo noi, per intendersi. Avevamo tutti i requisiti per attingervi: "aree bianche", "aree assoggettabili allo sviluppo rurale", aree meno remunerative per le compagnie telefoniche, eppure anche stavolta da noi non è arrivato, un cavo, che sia uno. Vorremmo delle risposte, perché da noi non ci sono linee telefoniche, non ci sono strade asfaltate, non ci sono servizi di raccolta rifiuti o pulizia stradale, non arriverà mai, lo scuola bus, eppure ci sono dei bimbi, degli anziani. Che altro dire, vorremmo una risposta sincera, perché Sindaco ci sono stati chiesti oneri di urbanizzazione, migliaia di euro. Quindi, agli stessi abitanti non garantite niente, nessun servizio utile, nemmeno quelli per i quali sarebbero destinati fondi ad hoc?" La lettera dei residenti della valle del rio Allese si chiude con una domanda, aperta, ma precisa, ovvero una richiesta di attenzioni da parte del loro rappresentante sul territorio, il sindaco. Non è la prima lettera aperta che viene mandata all’amministrazione comunale: pochi mesi fa, con la chiusura della strada che in pochi minuti porta i residenti sulla Sr 325, i residenti chiedevano risposte.
La zona, infatti, non solo è isolata dal punti di vista della telefonia mobile, ma non arrivano neppure i cavi del telefono fisso (men che meno la linea internet) ed è servita da un’unica strada sterrata che è stata chiusa per ordinanza comunale nel tratto finale.
Claudia Iozzelli