Primi spiragli di attività al lago Fiorenzo a Montepiano: nei giorni scorsi è partito uno dei collaudi necessari alla riapertura della struttura sportiva e turistica, realizzato dai tecnici di Enel.
E dopo mesi di lavori – fermati anche per il maltempo dello scorso inverno – arriva la prima buona notizia per il lago "principe" della Valbisenzio, che contribuisce anche alla bellezza dello skyline delle colline sopra Vernio. Buona notizia che riguarda la conclusione delle operazioni di scavo dell’invaso che ospiterà di nuovo il lago Fiorenzo.
Il collaudo eseguito da parte di Enel era relativo alle nuove paratie costruite per ammodernare l’invaso e per rendere più funzionale la sua gestione. Le paratie sono automatizzate e per metterle in movimento e verificarne l’attività era necessario che nel lago fosse presente un certo livello di acqua. L’intervento avrebbe avuto esito positivo. Ciò non significa che il lago Fiorenzo sarà riaperto a breve.
Infatti saranno necessarie altri collaudi di sicurezza per dare il via libera e decidere i tempi di riapertura che saranno stabiliti con il Comune di Vernio. La data di riapertura è dunque, ancora da destinarsi.
Della ristrutturazione del lago si parla da circa due anni. Era l’agosto del 2023 quando il presidente della Regione, Eugenio Giani lo definì come un intervento prioritario anche per la Toscana. "La ricostruzione del Lago Fiorenzo, a Montepiano, coniuga perfettamente – affermò il governatore – l’esigenza della tutela e della sicurezza ambientale con quella della valorizzazione turistica. Per questo, la Regione e il Comune di Vernio, sono impegnati da tempo e nonostante le difficoltà. Tale sinergia istituzionale ha consentito di attivare un intervento infrastrutturale rilevante, che dà risposte sul piano della sicurezza ambientale e nell’eventualità sia necessario un intervento antincendio".
L’investimento previsto è stato di 3 milioni e 500 mila euro. Il progetto è finanziato con fondi Pnrr del ministero dell’Interno, con 1 milione e 180 mila euro, come intervento di messa in sicurezza dopo eventi calamitosi, e dal ministero delle Infrastrutture e trasporti, per 2,4 milioni di euro, per i fondi del Piano nazionale per le risorse idriche e gli invasi. L’accesso ai fondi speciali per l’adeguamento dei prezzi per 600 mila euro ha consentito la cantierabilità dell’opera.
A questo punto manca di sapere se la data d’inaugurazione sarà nel finale del 2025 o slitterà al 2026.
Elena Duranti