
Da alcune settimane percorrere la zona di via Bolognese è una sorta di odissea per gli automobilisti
Partiranno dopodomani, 8 luglio, con le opere propedeutiche di cantierizzazione, le ultime fasi dei lavori sull’acquedotto in via Bolognese a cura di Publiacqua che stanno provocando notevoli impatti e disagi sulla viabilità.
Il cantiere interesserà nel suo complesso il tratto di via Bolognese compreso tra via Salviati ed il civico 269 (località La Lastra) per un intervento che dovrebbe concludersi il prossimo 10 settembre e che sarà organizzato su due turni protraendosi fino alle ore notturne.
Nei fine settimana saranno realizzate tutte quelle opere che non prevedono presenza diretta di operativi sul cantiere o lavori evidenti (come scavo, posa etc.) ma lavori che interesseranno i tratti di tubazione già posati (collaudo, sanificazione etc.). Per le opere previste via Bolognese, uno degli assi viari principali del Comune di Firenze ma strategico anche per tutti quei pendolari che dal Mugello tutte le mattine si dirigono verso il capoluogo, sarà interdetta in due tratti al traffico veicolare, eccetto i mezzi di soccorso, con alcuni percorsi alternativi suggeriti. Visto quanto accaduto fino ad oggi si prospettano però ancora mesi di passione per gli utenti della strada pur confidando in un minor passaggio tra luglio e agosto dei veicoli per le partenze per le vacanze.
Secondo Publiacqua il periodo estivo è stato scelto, in accordo con il Comune di Firenze, proprio per la chiusura delle scuole e il periodo di ferie ma le difficoltà sono comunque evidenti, con proteste che continuano a fioccare:
"Nessuno dice che i lavori di Publiacqua sull’acquedotto non dovessero essere fatti – dice ad esempio Vito Lattanzi che abita a Vaglia e riporta sicuramente l’opinione di tanti residenti nell’area collinare – anzi sono importanti e ben vengano, ma, proprio per il loro impatto, dovevano essere pianificati per tempo. Non si capisce ad esempio perché l’istituzione del senso unico in via di Canonica e via di Capornia disposto dal Comune di Sesto in accordo con Firenze non sia stato programmato da mesi ma solo pochi giorni fa dopo le proteste, richieste, segnalazioni, arrivate dai residenti e da chi percorre ogni giorno la Bolognese e si è trovato in mezzo agli ingorghi. E visto che ci sono fior di tecnici in Comune non si capisce perché si debba agire per la pressione della popolazione. Fra l’altro non è possibile utilizzare neppure la Panoramica di Morello dopo l’alluvione del 14 marzo scorso ma, mentre le frane sono eventi imprevedibili, lo stesso non si può dire per un intervento che è programmato da tempo. C’è stata una mancanza di coordinamento evidente e la situazione non è affatto sotto controllo come hanno sostenuto la sindaca Funaro e l’assessore Giorgio. Se così fosse non ci sarebbe stato bisogno degli interventi correttivi in corso d’opera".
Quanto alla Sp130, la Panoramica dei Colli Alti, dal 23 luglio prossimo la direttrice dovrebbe riaprire a senso unico alternato dopo le interruzioni dovute alla frana verificatasi a marzo dopo il Rifugio Gualdo e a quella ‘storica’ più avanti.
Un cronoprogramma molto anticipato rispetto a quello prospettato inizialmente che fissava la riapertura per ottobre ma molti residenti in zona non sono convinti che il termine sarà rispettato.
Intanto, anche nella migliore delle ipotesi, le attività di ristorazione della zona, per effetto della chiusura della Panoramica e di via Bolognese, hanno già visto gli incassi praticamente a zero con una stagione che sarà impossibile recuperare.