
Ilaria Bugetti ha annunciato le dimissioni il 20 giugno. Dal 10 di luglio diventeranno effettive (foto Attalmi)
Prato, 6 luglio 2025 – Oggi l’ultima giunta e poi, da venerdì, Prato sarà guidata dal commissario prefettizio. Il terremoto, iniziato con l’inchiesta per corruzione che vede coinvolti la sindaca Ilaria Bugetti e l’imprenditore Riccardo Matteini Bresci (accusato di aver corrotto l’ex sindaca di Prato) avrà questa settimana una scossa di... assestamento. Un punto fermo, insomma, almeno ci sarà: il commissario prefettizio.
Ma andiamo con ordine. Il 10 luglio la sindaca Ilaria Bugetti cesserà ufficialmente dalla sua carica. Questo segna la fine di settimane politiche roventi, segnate dalle dimissioni della prima cittadina annunciate lo scorso 20 giugno (diventano effettive dopo 20 giorni, periodo in cui la sindaca potrebbe decidere di ritirarle). La legge prevede che quando le dimissioni diventano effettive si avvii il processo di commissariamento, un passaggio che cambierà radicalmente la gestione del Comune per diversi mesi, fino a nuove elezioni che saranno nella primavera 2026.
Il percorso verso il commissariamento, infatti, è regolato da una serie di step burocratici e legali che si susseguiranno rapidamente, con l’11 luglio come data cruciale. In quella giornata, la prefetta di Prato, Michela La Iacona, firmerà il decreto di decadenza del consiglio comunale e, nel contempo, invierà al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la richiesta ufficiale di scioglimento dell’assemblea eletta nel 2024. A quel punto, sarà il Capo dello Stato a confermare lo scioglimento con un decreto presidenziale che darà il via alla fase di commissariamento.
Una volta formalizzato il decreto, il commissario prefettizio assumerà ufficialmente la carica, con pieni poteri su tutta la gestione del Comune di Prato. Potrebbe evenutalmente decidere di avvalersi anche di subcommissari. Questo processo di transizione segna la fine dell’amministrazione politica e l’inizio di un periodo caratterizzato da una gestione tecnica e amministrativa.
Il commissario, scelto su proposta della prefetta La Iacona, avrà il compito di guidare la città fino alle prossime elezioni amministrative, previste con ogni probabilità per la primavera del 2026, probabilmente a maggio.
Con l’avvio del commissariamento, la città di Prato si troverà a vivere mesi senza una leadership politica diretta. Il commissario prefettizio avrà la responsabilità di amministrare la città, gestendo il funzionamento ordinario degli uffici comunali, le politiche pubbliche e le questioni relative alla sicurezza, all’urbanistica e ai servizi.
Prima di lasciare definitivamente la guida della città, l’attuale giunta comunale si riunirà per l’ultima volta domani, il 7 luglio, in un incontro che di fatto rappresenta la fine del ciclo amministrativo durato soltanto un anno e finito appunto per il terremoto-Bugetti.
Nonostante la fine del mandato, la giunta ha ancora il compito di chiudere le ultime pratiche in sospeso e garantire la continuità dei servizi ai cittadini. Un passaggio di testimone che, seppur privo di una figura di sindaco, sarà fondamentale per evitare disservizi e per mantenere la stabilità nelle settimane di transizione.