REDAZIONE PRATO

Il raggiro sventato. Si finge carabiniere per truffare un’anziana. Arrestato un 48enne

Colto in flagranza grazie alla segnalazione della figlia dell’89enne disabile. Il finto militare voleva soldi e monili per 14mila euro per ’salvare’ il figlio.

Colto in flagranza grazie alla segnalazione della figlia dell’89enne disabile. Il finto militare voleva soldi e monili per 14mila euro per ’salvare’ il figlio.

Colto in flagranza grazie alla segnalazione della figlia dell’89enne disabile. Il finto militare voleva soldi e monili per 14mila euro per ’salvare’ il figlio.

E’ stato grazie alla prontezza della figlia e al tempestivo intervento della polizia di Stato che un uomo di 48 anni, originario di Napoli, è stato bloccato nel suo intento di raggirare un’anziana di 89 anni, disabile in carrozzina e quasi sorda, approfittandosi della sua vulnerabilità. Per lui sono scattate le manette per tentata truffa in concorso aggravata e adesso (arresto convalidato dal tribunale di Prato) è agli arresti domiciliari. L’uomo è ricorso, insieme ad altri complici ancora non identificati, alla classica truffa del falso maresciallo dei carabinieri per estorcere alla donna una somma di denaro pari a 14mila euro.

La ricostruzione del tentativo di raggiro è stata effettuata dalla Procura di Prato con il procuratore Luca Tescaroli, che sta coordinando le indagini affidate alla squadra mobile della questura. Il raggiro è stato orchestrato nei giorni scorsi dal gruppo di truffatori partenopei. L’uomo ha telefonato all’89enne sulla linea fissa intestata al marito defunto, spacciandosi per un maresciallo dei carabinieri. Il falso militare la contattava per informarla che suo figlio era responsabile di un grave incidente nel quale un pedone rischiava di perdere un arto. Il sedicente maresciallo ha prospettato alla donna l’arresto del figlio, dopo aver discusso la questione anche con un giudice, evitabile solo con il pagamento immediato di 14mila euro. Per rendere ancora più credibile la messainscena, nel corso della telefonata un complice ha preso la parola fingendosi il figlio, piangendo e chiamando la vittima "mamma" e rassicurandola di avere solo un labbro gonfio.

La signora ha risposto di non disporre di quella somma in contanti; così l’uomo la ha invitata a riporre in un contenitore il denaro e l’oro che aveva in casa. Contenitore che di lì a poco avrebbe dovuto consegnare a un incaricato che sarebbe passato dalla sua abitazione. Ma il truffatore non sapeva che di lì a poco, invece, sarebbe caduto nelle mani della polizia che, avvertita dalla figlia dell’89enne, era in casa ad attenderlo. Il 48enne è stato arrestato in flagranza di reato. La Procura pratese ha aperto un procedimento penale "per il tentativo di truffa in concorso aggravata dall’avere ingenerato nella persona offesa il timore di un pericolo immaginario, ossia l’arresto del figlio in caso di mancato esborso della somma di denaro pari a 14mila euro e dall’aver commesso il fatto profittando di circostanze di persona tali da ostacolare la pubblica e privata difesa, dato che la telefonata veniva effettuata sulla utenza fissa di una persona molto anziana".

Ieri il tribunale di Prato ha convalidato l’arresto e applicato la misura degli arresti domiciliari al 48enne napoletano. Come ricorda la Procura in una nota, "Procura e la polizia di Stato sono impegnate nella tutela dei soggetti vulnerabili, quali anziani e bambini. Sul punto, sono stati diffusi consigli pratici e linee guida per aiutare le persone anziane a difendersi da truffe di malviventi che, fingendosi appartenenti a forze dell’ordine, approfittano per entrare nelle loro case e derubarli di oro e denaro".

Sa.Be.