
Rilanciata la necessità della compattezza nella seconda riunione di ieri sera a Galciana. Evidenziato il valore della generazione nuova "Giacomelli e Biffoni? Non hanno i numeri. Ma ora avanti insieme".
Partito democratico pratese, secondo atto. Direzione bis in attesa molto probabilmente di un terzo round "perché c’è molto da dire, liberamente e francamente, con un orizzonte comune però, quello della compattezza" dicono dal vertice di via Carraia. Ieri sera nuova riunione, stavolta a Galciana dopo l’incontro di Vergaio di martedì sera. Ha voluto essere presente anche il segretario dem toscano Emiliano Fossi che ha seguito molto da vicino la questione Prato. C’era lui con il segretario locale Marco Biagioni e con il deputato Marco Furfaro a colloquio con la sindaca Ilaria Bugetti quando, venerdì scorso, è stata scelta "con sofferenza" la strada delle dimissioni.
Fossi era alla seconda riunione della direzione per un doppio obiettivo: dare forza al patto di Vergaio, quello della compattezza nonostante tutto e tutti, bufera e fibrillazioni interne quindi; indicare ancora una volta che la guida del partito (numeri alla mano ed esiti consultivi interni vedi primarie) è del gruppo Schlein seppur "in modalità dialogo". Quindi la prospettiva per il partito risiede nella "nuova generazione" del Pd pratese, non in chi l’ha guidata precedentemente o in chi ha tirato le fila, direttamente o indirettamente. Ecco spiegata la sua presenza "pesante". Del resto il segretario è immerso nella partita doppia di Regionali e Comunali tanto che l’altro giorno ha risposto immediatamente al candidato in pectore del centrodestra per la sfida toscana, Alessandro Tomasi, così: "Se lui ha qualcosa da dire si rivolga agli organismi competenti, non lanci accuse gratuite addirittura permettendosi di dare giudizi etici e morali che fanno sorridere visto che la destra che guida il nostro Paese - e che lui stesso rappresenta - ‘vanta’ tra le proprie fila ministri e sottosegretari che, nonostante le gravi accuse loro imputate, sono rimasti al loro posto. Se esiste un ‘sistema Toscana’ è quello che sta dalla parte dei diritti delle cittadine e dei cittadini e non lascia indietro nessuno, un modello che rappresenta un punto di riferimento a livello italiano. Su questo non transigiamo e non transigeremo, rispedendo al mittente ogni accusa. La destra si dimostra giustizialista, ‘manettara’ e strumentale, con attacchi dal sapore grottesco". E dopo le dimissioni della sindaca aveva sottolineato che "sono un gesto di amore e di affetto verso Prato". E ancora: "Il Partito democratico è vicino alla città e alla comunità pratese: continueremo ad essere al fianco di questa realtà così importante per tutta la nostra regione". Molto importante, sicuramente, perché qui c’è il tesoro di voti che con Firenze e la Piana determina l’esito regionale, perché Prato è una piazza fondamentale ancora di più dopo il varo del ’campo largo’ che ha messo insieme Pd, Movimento 5 Stelle e Sinistra. Un modello replicabile anche per la coalizione toscana che va alle elezioni. Insomma Prato capitale, o quasi, per le sorti dem.
Significativo anche il rilancio di Fossi nei confronti della generazione nuova dem che vede protagonisti Marco Biagioni, Diego Blasi, Marta Logli e tanti altri. Lo stesso segretario pratese ha sottolineato nella prima direzione che "inizia una nuova era per il Pd, per il campo progressista e per la città. Un’era dove deve essere dato ancora più spazio a una generazione politica nuova. E non parlo di una generazione anagrafica, ma di persone e sensibilità che qui possono trovare cittadinanza. È il tempo di non chiuderci nei nostri steccati, ma di aprirci ancora di più".
Il vertice dem pratese rimanda al mittente ’salvataggi’ dell’ultim’ora da parte di componenti che fanno capo a Matteo Biffoni e a personaggi vicini ad Antonello Giacomelli: "Non hanno i numeri per sfiduciare il segretario, lo sanno anche loro. Qui ci salviamo tutti insieme e con il partito salviamo la nostra città". Il Pd promette, anche ieri sera, confronto profondo e senza sconti e una relazione finale in cui ci sarà autocritica sì, ma anche sguardo al futuro. Immediato.
Luigi Caroppo