SILVIA BINI
Cronaca

Il centrodestra cerca l’occasione: "Voltare pagina"

Da domani riunioni serrate per arrivare a nome condiviso e a una strategia. La Porta e Cocci in testa .

La parlamentare di Fratelli d’Italia Chiara La Porta sotto il palazzo comunale durante l’ultimo consiglio

La parlamentare di Fratelli d’Italia Chiara La Porta sotto il palazzo comunale durante l’ultimo consiglio

Il terremoto politico ha aperto una crepa profonda. Non solo dentro il palazzo comunale, da ieri serrato e silenzioso, ma in "un sistema di potere" che per ottant’anni aveva retto ogni scossa. Le dimissioni di Ilaria Bugetti non sono soltanto la fine traumatica di un mandato, ma qualcosa di più: "la caduta di un modello, di un’egemonia politica targata centrosinistra che ora mostra le sue fragilità".

E nel vuoto di potere che si è creato, c’è un centrodestra in fermento, pronto a giocare una partita che non si è mai potuto permettere davvero. Solo una volta, nel 2009, riuscì a conquistare la poltrona più alta del Comune con Roberto Cenni. Poi è stato solo tempo di opposizione, intermittenze, di occasioni perse. "Le dimissioni della sindaca non rappresentano soltanto la conclusione anticipata di un mandato amministrativo, ma segnano la fine di un intero sistema di potere che per decenni ha dominato la scena politica cittadina: il sistema del Pd a Prato", dichiarano i commissari di Forza Italia Lorenzo Santi e Francesco Cappelli. I riflettori ora si spostano su un calendario elettorale che guarda alla primavera 2026, con un lungo commissariamento a traghettare la città verso le prossime amministrative. Nel frattempo, il primo banco di prova sarà quello delle Regionali, e in casa centrodestra nessuno nasconde che l’obiettivo è chiaro: vincere lì per tentare l’assalto anche a Prato.

La solidità del Pd e della coalizione larga che lo ha sostenuto è stata minata. I timori di un effetto domino sono reali. E per la prima volta, esponenti politici da sempre confinati all’opposizione, iniziano a crederci davvero.

Le riunioni partiranno domani, ma i nomi cominciano già a circolare. Chiara La Porta, parlamentare molto attiva, è considerata un profilo di peso: esperienza a Roma, capacità di dialogo, radicamento locale. Dall’altra parte, Tommaso Cocci, enfant prodige di Fratelli d’Italia, volto giovane e riconoscibile, ma forse ancora un po’ acerbo dal punto di vista amministrativo. Dietro le quinte, Fratelli d’Italia guida le manovre. E nel lessico delle dichiarazioni ufficiali, il messaggio è chiaro: "Non si tratta di un caso isolato. Lo scandalo che ha travolto l’ex sindaca fa emergere meccanismi consolidati, una rete di interessi, relazioni e potere ben lontani dal bene comune". Se la macchina del centrodestra saprà mettersi in moto davvero, con un progetto condiviso e una figura in grado di unire, la partita sarà aperta fino all’ultimo minuto.

"La sola certezza - chiude La Porta - è che ora è necessaria, e rapidamente, stabilità".

Silvia Bini