
Chiara La Porta alla. riunione di alcuni giorni fa nella sede di via Magnolfi
Il centrodestra non ha perso tempo ed è subito sceso in campo. Domenica l’appello di Erica Mazzetti, deputata pratese di Forza Italia per la realizzazione di "una cabina di regia" che renda ancora più efficace il rapporto tra base-partiti-rappresentanti (consiglieri e parlamentari). Ieri sera la riunione dei coordinatori provinciali della coalizione per varare un piano di azione che veda il territorio battuto palmo a palmo. Si sente già aria di campagna elettorale anche se lo scenario è molto complicato e di difficile indicazione certa, almeno in questo momento, per il periodo elettorale. Si gioca tra l’opzione breve (autunno 2025) e lunga (primavera 2026).
Il centrodestra in prima battuta preferirebbe la partita da giocare prima possibile. Ufficialmente per ridare un governo alla città "che non può permettersi di vivere un lungo stop decisionale", ma strategicamente "per battere il ferro quando è caldo".
Il caso Bugetti è ormai identificato, dalla coalizione, come l’esempio da portare come vessillo per la battaglia delle battaglie: combattere il "sistema Toscana", quello "del potere radicato che ha troppe facce opache per essere funzionale alle esigenze dei cittadini".
La deputata pratese di Fratelli d’Italia Chiara La Porta sta lavorando continuamente lungo l’asse Prato-Roma per cercare di capire quali scenari attendono la città di fronte al voto anticipato. La possibilità del novembre 2025 sarebbe praticabile solo se le elezioni regionali fossero abbinate a quelle comunali pratesi, di fatto un piccolo slittamento visto che il governatore Giani aveva indicato come data possibile quella del 19 ottobre 2025. Il voto pratese prima di novembre tecnicamente non sarebbe possibile tra i venti giorni post dimissioni della sindaca Bugetti, la nomina del commissario e il suo insediamento e i mesi, tre, di lavoro. Ma se non andasse in porto questa soluzione, l’"operazione spallata" messa in atto dal centrodestra andrebbe avanti senza ostacoli particolari. Anzi potrebbe avere a disposizione un dato evidente su cui riflettere: come l’elettorato pratese si esprime per le elezioni regionali. In lizza le coalizioni, ma soprattutto un testa a testa (ante litteram) per un posto in consiglio regionale tra Matteo Biffoni, ex sindaco, coordinatore del programma elettorale del Pd pratese e Tommaso Cocci, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale, esponente su cui il partito punta molto per far crescere il vivaio FdI.
Se Fratelli dì’Italia facesse il pieno di voti alle Regionali potrebbe essere l’inizio della volatona per le comunali, a quel punto nella primavera del prossimo anno. In questo caso la scelta del centrodestra si giocherebbe per il candidato tra lo stesso Tommaso Cocci, l’ex assessora ed amministatrice esperta Rita Pieri, e la deputata La Porta, punto di riferimento di tutta la coalizione e regista della mobilitazione anti Bugetti.
Intanto la strategia prevede di rafforzare ancora di più in queste settimane il rapporto tra Prato e il governo. "Piano già iniziato da tempo - sottolinea La Porta- anche se il Pd ha fatto sempre finta di nulla ed ha minimizzato l’attenzione governativa verso la città" dice. E l’esempio è servito: "Il Pd ha portato Zingaretti a fare un giro tra le imprese alcuni mesi fa... una passerella inutile se non per i flash dei fotografi". Ieri tecnici del ministero dell’Ambiente, come da programma nell’agenda La Porta, hanno visitato diverse aziende del territorio (Prato e vallata) per parlare delle nuove regole Ue "e soprattutto per ascoltare le esigenze dei nostri imprenditori" sottolinea La Porta. Poi a pranzo tutti insieme (politici, imprenditori, tecnici): in quaranta per parlare del futuro del territorio.
Luigi Caroppo