REDAZIONE FIRENZE

Voto nel 2026. E Giani rispose: "No, grazie"

"Ma se come conferenza delle regioni proponessimo lo slittamento del voto al 2026 tu ci staresti?". Il tenore della conversazione...

"Ma se come conferenza delle regioni proponessimo lo slittamento del voto al 2026 tu ci staresti?". Il tenore della conversazione...

"Ma se come conferenza delle regioni proponessimo lo slittamento del voto al 2026 tu ci staresti?". Il tenore della conversazione...

"Ma se come conferenza delle regioni proponessimo lo slittamento del voto al 2026 tu ci staresti?". Il tenore della conversazione informale tra Massimiliano Fedriga e Eugenio Giani è stato più o meno questo. L’apertura di FdI a "discutere" sul terzo mandato ha fatto strike sia a destra che a sinistra. Certo, servirebbe un testo di legge, ma i tempi sono strettissimi. Sulla data delle 5 regioni a fine corsa (Toscana, Campania, Puglia, Marche, Valle d’Aosta) regna l’incertezza più assoluta, nonostante la deadline del 20 novembre. E cioè 60 giorni dopo, al massimo, la fine della legislatura. Perché allora non far slittare la tornata delle regionali alla primavera ’26 per acquisire mesi di discussione e gestazione? Da questo guizzo è partita la moral suasion del presidente della conferenza delle regioni in quota Lega Fedriga con la telefonata al collega toscano Giani: sondare la disponibilità con la speranza di compattare i governatori uscenti per andare in pressing su Palazzo Chigi. "Vedremo se la riflessione che stiamo facendo rientrerà per questa tornata delle regionali o farà per le prossime, è una discussione di sistema, non sulla singola regione", l’avviso di Francesco Filini, deputato e responsabile nazionale del programma FdI. Va detto che agli sceriffi De Luca e Emiliano non dispiacerebbe tale prospettiva per la Campania e per la Puglia. Rompendo le righe della linea di Schlein, su cui Giani si trova allineato. Tanto da aver fatto naufragare il mandato esplorativo di Fedriga. Anche sullo slittamento Giani sarebbe stato categorico per il "rischio incostituzionalità" - filtra da Palazzo Strozzi Sacrati - in mancanza emergenze come fu la pandemia nel 2020 che portò alle urne i toscani 4 mesi dopo.

F.I.