REDAZIONE PRATO

Fratelli d’Italia, le scelte. La Porta capolista: "Avanti a testa alta" . Banchelli sempre in lizza

Ipotesi Mazzanti e Sardi al posto di Cocci e Belgiorno: ultime riflessioni. Tra le donne c’era stata l’investitura di Emanuela Paci per la Val Bisenzio .

Ipotesi Mazzanti e Sardi al posto di Cocci e Belgiorno: ultime riflessioni. Tra le donne c’era stata l’investitura di Emanuela Paci per la Val Bisenzio .

Ipotesi Mazzanti e Sardi al posto di Cocci e Belgiorno: ultime riflessioni. Tra le donne c’era stata l’investitura di Emanuela Paci per la Val Bisenzio .

L’ultima virgola sulla decisione di lasciare la Camera e di optare per la campagna del voto delle elezioni regionali, a caccia di un posto in consiglio toscano, è arrivata durante il Corteggio della festa di Prato. Chiara La Porta ha partecipato a tutti i riti dell’8 settembre e proprio dalla gente che ha incontrato in quelle ore ha trovato la forza per fare il salto da Roma alla Toscana (via Prato). "In tanti mi hanno detto che avevano fiducia nel partito, che non dovevo mollare, che dobbiamo dimostrare di essere presenti sul territorio per il bene della nostra città anche se in queste settimane siamo stati coinvolti come partito e come amici nella vicenda che ha colpito Tommaso Cocci" sottolinea la deputata pratese. Dal Corteggio a mercoledì pomeriggio il passo è stato breve. E così è stata annunciata la "svolta del ribaltone". La Porta pronta a lasciare la Camera per il consiglio regionale. Un passo non da poco valutando l’approdo a Palazzo Montecitorio come un traguardo di assoluto prestigio per una politica seppur giovane. Il posto di FdI per il collegio pratese in Regione dovrebbe scattare molto probabilmente. La mossa La Porta quindi non è una trovata strategica del momento, ma avrà conseguenze molto probabili. "Ci metto la faccia, mi metto in campo in prima persona, ho sentito l’affetto della nostra gente e credo che sia necessario dare un segnale forte" ripete. In agenda ha ancora alcuni appuntamenti da deputata e poi per un mese a capofitto nella campagna elettorale toscana sul territorio della nostra provincia. "La conosco bene, so di cosa si parla come dimostrato in questi anni di attività da parlamentare... Non ho grossi problemi". FdI è pronto anche a spiegare cosa è successo dentro il partito e a superare il lungo periodo di silenzio pubblico. Nell’immediato però c’è da chiudere le liste. Chi con Chiara La Porta? Si sta lavorando alla definizione dei sei nomi pratesi. Resta il monito del coordinatore regionale di FdI e candidato alla presidenza della Regione Alessandro Tomasi: "I nomi dei candidati devono essere credibili e inattaccabili da ogni punto di vista". In concreto "in lista non possono esserci indagati nè profili che possano minare l’attendibilità del nostro progetto".

Dentro il partito è in atto ancora l’ultima riflessione perché "non sono più della partita due esponenti che avevano un tesoro di voti davvero cospicuo" si dice. Insomma Tommaso Cocci e Claudio Belgiorno non sono facili da sostituire. Ma non ci sono alternative. E allora? Della partita dovrebbe far parte ancora Gianluca Banchelli, esponente di FdI, il primo ad essersi autocandidato con i maxi cartelloni cittadini.

Vicino a Tomasi, Banchelli salvo sorprese dovrebbe correre per il consiglio toscano. Potrebbero essere della partita anche Matteo Mazzanti, rientrato in un assoluto silenzio stampa: il presidente provionciale di FdI dovrebbe essere chiamato in campo per senso di responsabilità e di appartenenza. Ipotesi lista anche per Giovanni Sardi. Mancano i nomi di due donne da affiancare a Chiara La Porta. Una dovrebe essere Emanuela Paci ("Mi candido al consiglio regionale per dare voce al cuore della Val di Bisenzio, a Prato e a tutta la provincia" aveva detto il 25 agosto) avvocato, già della sfida alle Comunali del 2024 a sindaco a Vaiano, guida il gruppo consiliare e il coordinamento comunale di Fratelli d’Italia.

Luigi Caroppo